EAP dall’estero

Pian piano mi riprendo dallo shock fine ferie, e preparo un post sulle mie letture estive (come sempre, alcune recensioni saranno pubblicate su urban-fantasy).

Per il resto, oltre ad augurarvi una buona settimana (che cavolo, anche voi sarete tornati a lavoro, o no?), vi lascio in lettura un simpatico articolo di Booksblog sull’EAP all’estero. Cosรฌ, tanto per non dire che l’Italia รจ sempre la peggiore.

Premi e concorsi, EAP e POD

Oggi su repubblica c’รจ un’interessante inchiesta che riguarda Premi e Concorsi per aspiranti autori. La trovate, con i vari articoli, qui.

Allora, come sempre la mia posizione che รจ abbastanza drastica. Parto sempre dal presupposto che ognuno รจ libero di spendere i proprio soldi come piรน gli aggrada. E ci mancherebbe. Cosรฌ, รจ lo stesso motivo per cui sono assolutamente contrario all’EAP (editoria a pagamento), mentre non sono contratio al POD (print on demand).

Potrebbe sembrare una contraddizione, perchรฉ anche nel caso di print on demand (leggasi ilmiolibro, lulu e similari) si devono sborsare quattrini. Motivo? Semplice. In genere (e sottolineo in genere) gli editori che chiedono contributo all’autore promettono mari e monti. Passaggi TV, interviste, copertura e distribuzione nazionali, promozione e via dicendo. Tutte promesse che, dopo il bonifico, sfumano nella delusione. Difendo il diritto di ignoranza, attenzione, non quello di superbia.

il POD, invece, รจ un meccanismo abbastanza chiaro. Ho scritto un libro, lo voglio stampare e regalare agli amici, oppure venderlo senza troppe pretese. Non c’รจ nulla di male, se si parte dal concetto che un libro POD non ha alcun futuro a livello editoriale, nรฉ sul CV. E’ una soddisfazione personale, uno sfizio, chiamatelo come vi pare. Il desiderio di vedere trasformato su carta il nostro romanzo. Ma non รจ ovviamente la strada giusta se si vuole diventare scrittori, intendiamoci. Ma non c’รจ niente di male se, in quest’ottica, decidiamo di spendere in nostri soldi per farci un regalo. Ci mancherebbe.

Un discorso simile vale per i concorsi letterari. Abbiamo un racconto, vogliamo pubblicarlo, eccetera eccetera. Non illudetevi che vincerlo vi aprirร  chissร  quali strade, a meno che uno sia uno dei piรน rinomati (la lista -esigua- dei concorsi interessanti la trovare sempre sul quel link). A mio avviso anche il Premio Strega ultimamente ha perso molto in qualitร . Comunque, spendere cifre alte per i concorsi sono soldi sprecati, a meno che non vogliate innaffiare il vostro ego. Perchรฉ, come sempre, il business e commercio (proprio come l’EAP e POD) non hanno nulla a che fare con la letteratura.

Insomma, uomo avvisato, mezzo salvato. O anche no.