…si ritorna a lavorare. Un ferragosto in totale relax, in una splendida spiaggia a Castel Gandolfo. Un po’ di sole, un buon libro da finire, nel completo riposo. Ci voleva una giornata così per ricaricare le batterie. A proposito, lascio la recensione del libro appena terminato.
Cecilia Randall e il suo Hyperversum è stata senza dubbio una piacevole scoperta. Inizio subito con una notazione: chi è convinto si tratti di un fantasy/fantastico "puro", cambi idea. Non troverete magia, elfi, draghi, creature fantastiche. Seppur annunciato come un "fantasy storico", a mio avviso è un libro di narrativa per ragazzi di genere avventuroso/storico. Non per questo di minor valore, anzi.
L’unico spunto fantastico del romanzo è l’incipit in cui i protagonisti vengono scaraventati nell’anno 1214 grazie a un videogioco di nome, per l’appunto, Hyperversum. Allora, semplicizzato così potrebbe far rabbrividere qualcuno. Del resto, l’espediente della realtà virtuale per farsi un bel viaggio nel tempo è stato ampiamente sfruttato negli anni 80, in Timeline di Crichton, così come l’ingresso "reale" in un videogioco quotato a tal punto da scadere addirittura in pessimi film horror di serie B.
Tuttavia, quando ho iniziato il libro, non mi sono curato affatto di questo aspetto, già intuivo essere una trama secondaria, un semplice espediente utilizzato da Cecilia per piazzare protagonisti "moderni" in un’ambientazione medioevale.
E ci è riuscita brillantemente: i ragazzi del ventunesimo secolo riescono a tenre vivo il romanzo, senza farlo scadere in un malloppo medioevale di paggi e dame, con dialoghi assurdi al limite della rima poetica. L’effetto è proprio l’opposto: la freschezza dei dialoghi, la spontaneità dell’azione dei protagonisti ci lasciano immedesimare e immergere sunito in un’atmosfera lontana da noi 800 anni.
Come al solito non vi parlerò della trama, la potete leggere tranquillamente qui. Invece, da semplice lettore, vi dico che il libro merita davvero la nostra attenzione: la trama avvincente, ben strutturata e corente fila via senza incepparsi mai nè concedere alcuna incertezza. Si denota subito uno studio approfondito della Randall sugli usi e costumi della Francia/Inghilterra nel Medioevo e su quel particolare periodo storico. Ciò, seppur non scontato, è indispensabile per gettare fondamenta solide allo svolgimento dei fatti. La stessa Cecilia ci avverte in appendice del confine tra la realtà e il suo creato; confine che, grazie alla sua bravura, risulta impercettibile. Il tutto condito con uno stile efficace, descrizioni puntali ma non pompose e un editing impeccabile.
Un libro perfetto quindi? Beh, la perfezione nella scrittura non esiste, e sarebbe sorprendente trovarla in un’opera prima di un esordiente; ergo, qualche appunto occorre farlo. I personaggi non sono riusciti tutti alla meglio: ho notato una caratterizzazione e un approfondimento psicologico di Ian ben curati, sia nel suo modo di agire e pensare, che nei dialoghi. Al contempo la concentrazione dell’autrice su questo personaggio va inevitabilmente a incidere sull’efficacia dei coprotagonisti: Daniel, per esempio, seppur caratterialmente meno forte dell’amico, a volte non convince affatto e le sue battute si rivelano deboli e fuori luogo.
A parte questo dettaglio un po’ fine, il vero punto dolente di Hyperversum è la sua mole: 770 pagine. Premetto che non sono un amante di libri lunghi, già quando sforano le 550 pagine inizio a storcere il naso. Non è un preconcetto, semplicemente ritengo impossibile mantener viva l’attenzione del lettore e convincerlo per 800 pagine, specie in un romanzo. E’ un’impresa titanica. Ho trovato infatti scene totalmente opzionali, senza le quali i personaggi non sarebbero caduti nel superficiale, nè la trama compromessa. Il mordente invece sarebbe apparso più costante. Quindi, perchè non tagliarle e lasciare libera la narrazione su vicende nodali?
Concludendo, a parte questi "peli nell’uovo" personali e opinabili, il libro d’esordio di Cecilia Randall (che a dispetto dello psudonimo è italianissima), è assolutamente da leggere. Ritengo un bene uscire dai canoni fantasy/fantastici e addentrarsi in nuove contaminazioni della letteratura italiana. Complimenti quindi all’autrice per la sua opera; aspettiamo quindi curiosi il seguito di Hyperversum per Ottobre.
Oops, è proprio il libro che ho cominciato ieri…
Come sarebbe a dire “aspettiamo curiosi il seguito”?
Non sarà che non finisce…oddio! Mi rifiuto di leggere altre 770 pagine!!!
Uhm, sorry, non vorrei averti dato un mega spoilerone. Donc, leggi la fine e capirai 😉
Io invece adoro i mattoni grandissimi,pagine su pagine,sarà che i libri corti li finisco in due giorni…
Ho letto e riletto il Signore Degli Anelli senza fare una piega e senza annoiarmi mai!
Sarà che adoro quella storia, sarà che il libro è diviso in tre volumi e non ci fai tanto caso, ma ogni altro libro troppo lungo diventa quasi impossibili per me da leggere,qualche tempo fa ho abbandonato i Pilastri della Terra…non si può…
Fra mi hai dato una brutta notizia…:/
sono felice che la tua vacanza sia molto rilassante!! io vorrei non finisse mai!! XD
ODDIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
HYPERVERSUM!!!
sono felicissima sia capitato proprio nelle tue mani!! io adoro quel libro!!!!!!!!!!!!
all’inizio mi sono spaventata dal numero delle pagine ma ti giuro nel leggerlo il tempo è andato via così in fretta che all’ultima pagina avrei voluto ricominciarlo…. si era creata un’alchimia tra me e il libro davvero impressionante!!! SUL SERIO CI SARà IL SEGUITO?????
ma a parer mio quel finale sarebbe stato perfetto anche senza seguito.. xò se ora ci sarà… MAMMA MIA NON CI CREDO!!! UN’ALTRA AVVENTURA INCREDIBILE!!! SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
ok ora basta urlare,,, respiro profondo…
HO VISTO VIRGOLA…. è PROPRIO DA COCCOLARE E STRAPAZZARE!! ^_^ RENDILA FELICE CAPITO??!!??!! SE NO TI FACCIO VEDERE LE STELLE!!!!
Eheheh, ti farò sapere Sef 😉