Facebook: un aggeggio sfasciafamiglie

Leggo questo simpatico articolo sul Foglio, dalla penna di Annalena Benini. Facebook definito come un aggeggio sfasciafamiglie, dopo che una collega della giornalista ha scoperto il fidanzato in flagrante.
Ok, va bene smorzare i toni funerei che spesso riempiono i giornali, ma quest’articolo mi ha davvero fatto sorridere. Perché annuncia l’ennesima catastrofe inesistente.
Ancor più divertente è il mondo in cui Annalena caratterizza Facebook,  un servizio dedicato a chi non ha vita privata, a chi vuole spiare il prossimo o anche a chi vuole rimorchiare per sfogare i propri istinti repressi.
Innanzi tutto, un benvenuto alla Benini nel nostro mondo e nella nuova era di Internet. Su, alziamo la manina e salutiamola in coro: “Buongiorno Annalena!”
Ma adesso sforziamoci a spiegarle un paio di cose.
Spiegamole che il Web 2.0 nasce per mettere in mostra i nostri fattacci al mondo, altrimenti non ci sarebbero i servizi che cambiano lo status (e.g. “Annalena sta scrivendo boiate sul Foglio“) e non riempiremo Flickr o Picasa con le nostre foto. Oppure, noi che non siamo giornalisti né vogliamod iventarlo, non avremo la possibilità di esprimere il nostro libero giudizio su un blog. Tuttavia lo facciamo, e non ce ne vergogniamo.
Tutti insieme, in coro:
“Benvenuta Annalena nel nostro mondo!”
Magari spieghiamole anche che, con molta probabilità, la relazione della sua cara collega non aveva basi così solide, se il fidanzato si è lasciato andare con uno strumento come Facebook. Anzi, che lo ringrazi. Meglio ora che dopo un matrimonio o un figlio, no? Facebook non droga la nostra identità. Se uno è bastardo, lo è in modo innato.
Diciamole anche che tutti noi Facebookiani non siamo pornostar, non mettiamo foto in costume per rimorchiare gli ex o i nostri compagni di scuola delle elementari. Social Network e psicologia, basta informarsi su internet. Certo, è uno strumento virtuale, che ci permette di conoscere tante persone, di scambiare due chiacchiere, di divertirsi. Ma questo non implica che finiamo con le parti intime al vento davanti a una cam. Siamo esseri umani, il web 2.0 non ci trasforma in bestie assatanate né annebbia la nostra intelligenza.
Certo, Annalena, le bestie assatanate esistono. Esistono dall’epoca di Cleopatra. Ok, prima si riunivano nei parcheggi e nei parchi, mettendo annunci eclatanti A.A.V.V. sui giornaletti locali, adesso si danno appuntamento in chat. Insomma, anche il mestiere più antico del mondo potrà evolversi, oppure no?
Spieghiamo alla Benini, che Facebook non è nulla di nuovo nel mondo di internet, ma semplicemente un astuto concorrente a ciò che va più di moda: il reality.
Facebook è il Big Brother della rete, solo che nessuno deve fare le selezioni per entrarci, perché i protagonisti siamo noi e i nostri amici. Ovvio, se la Benini avesse usato un po’ facebook invece di scrivere a caso un articolo, si sarebbe accorta che esiste lo strumento privacy, che ti permette nel dettaglio di decidere cosa fare vedere e a chi.
Siamo alle solite… che noia. Prima di parlare, informarsi adeguatamente è così faticoso?
Sì, libera scelta di apparire oppure no. Sa, esiste anche la gente come noi che sa orientarsi bene. Che ha capito la differenza tra il virtuale e il reale e sa che un conto è chattare dietro una tavola luminosa piena di pixel ed emoticon, un conto è parlare davanti a un ologramma fatto di carne. 
No, non proviamo ansia per questo. Nessuno di noi è un sociopatico. Siamo capaci di subire tranquillamente lo stress della diversità tra l’immaginario e il reale. E che non pensiamo affatto che Facebook sia un gioco pericoloso.
Lo è, certo, ma solo per chi non è in grado di gestire la propria vita.
Cordialmente, viva Facebook.

23 Commenti

  1. "si sa che l’essenza di facebook, oltre all’impicciarsi dei fatti altrui, pubblicizzare i propri e mettere le foto in cui ci si sente meno sfasciati, è il rimorchio." …. e io (povera stupida) che passo ore a giocare con pet society! eggià, mi sento una sfigata! ma sempre meno della benini, che riempe pagine per ferrara POVERA AMAZZONIA!

    elena (quella posseduta da Lady N)

  2. è colpa tua se ho conosciuto facebook, per cui ti ritendo responsabile di qualsiasi mio rimbecillimento. (guai a te se osi fare controbattute)..

  3. W Facebook…ma quale rovina famiglie…forse una famiglia l'ha salvata stavolta…

    notte Fra…ci si ribecca su Facebook, appunto!

    ^_^

    (certa gente la fanno pure scrivere sui giornali…mah…sempre più mah!)

    Notte Fra!

    FleurDeLys

  4. bravo fra…sono d'accordo con te…ma risuonano ancora nella mia mente alcune parole che non tanti mesi fa dicevi quando io smanettavo su FB…"fa caxxare…, io non credo in facebook"..pero' mi piaci perche sai cambiare opinione…bravo…!

  5. Donc Marco, due piccole osservazioni:1. Cambiare idea è sintomi di elevata intelligenza (ahahaha)2. ti sbagli, dicevo che non credevo a Skype (e non ci credo tutt'ora) e che non trovato interessante Facebook (semplice, prima c'erano solo gli inglesi, ora c'è mezza italia :p)Saluz jetlaggato 🙂

  6. Mah…certe volte davvero mi chiedo come si faccia a fare informazione in questo modo…quanto credito si debba dare a chi scrive sui giornali o fa servizi in tv?
    Ultimamente mi rispondo davvero ZERO!!!

    P.S. per restare in tema…
    c'è un modo per creare in automatico il box Facebook che hai sul lato dx?

  7. X Gaetano: sì, nel tuo profilo facebook, in fondo alla colonna di sx, trovi "Crea il tuo badge". E' un wizard. ciao!

  8. io sono per dare una seconda opportunità alla benini, certo bisognerà prima darle qualche consiglio per indirizzarla verso la direzione giusta. il mio consiglio è:
    ANNALENA DI' QUALCOSA DI INTELLIGENTE, SU!

  9. Può anche darsi che me lo faccia anch'io facebook, prima o poi… dopo questo delirio ci penserò seriamente.

    Un abbraccio e un augurio di buona settimana, sono contenta che la presentazione a Pisa sia andata bene e dei nuovi impegni che ti aspettano. Vai avanti così Fra, con la voglia di fare e l'umiltà di cui sei capace… e pure se te la tirassi un pochetto (ma solo un pochetto) te lo concedo… purché serva a mantenere viva la voglia di fare bene. : )

    Modessa

  10. Ciao Francesco, sono il tuo omonimo di Pomonte…ho iniziato ieri IL SIGILLO DEL TRIADEMA…non riesco a staccarmi dal libro (tranne ora che ti scrivo), è davvero fantastico e perdonami se lo dico ma di gran lunga superiore al primo volume! Bravo davvero, mentre lo leggo mi vedo come un film che mi scorre pagina dopo pagina, i suoni e i colori della storia sono come vivi…!!! Ancora complimenti e stai sicuro che i tuoi libri li leggo tutti…Federica e Arianna mi hanno gia messo da parte PRODIGIUM!!! NOTTE

  11. Ciao Francesco!
    Certo che mi ricordo di te! Sono felice che Estasia 2 ti piaccia e sono sicuro che troverai interessante anche Prodigium.

    ti aspetto alla presentazione di Grosseto, verso metà novembre.

    Un abbraccio!

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