Leggevo questo “divertente” articolo su Panorama Libri: Gli ebook uccideranno gli editori?
Interessante. Per farla breve, un agente letterario bypassa totalmente gli editori e pubblica ebook dei suoi autori su Amazon.
Strano, insolito e direi rivoluzionario.
Postille divertenti:
“La decisione dell’agenzia Wylie di vendere ebook esclusivamente ad Amazon per titoli che sono soggetti ad accordi con Random House”, ha dichiarato, “va a minare i duraturi impegni e gli investimenti nei confronti dei nostri autori, ponendo questa agenzia come nostro diretto competitor
ma nell’articolo si dice che:
Se da un lato gli editori rivendicano come propria ogni tipo di riproduzione digitale dei testi pubblicati prima dell’avvento dell’ebook, le agenzie (e gli autori, che nel caso degli ebook non si accontentano del 25% di royalties) ribattono che gli accordi si limitano al formato cartaceo, mentre i diritti sull’opera spetterebbero solamente agli autori.
Ok, in Italia la situazione è diversa (pachiderma come il suo solito). E’ un fatto tuttavia particolare e degno di nota.
Che ne pensate?
Magari sbaglio perchè conosco poco il mercato dell’e-book e dei contratti che legano gli scrittori agli editori, ma un autore alla fine dovrebbe guadagnarci più o meno lo stesso.
E magari si avrà maggiore possibilità di pubblicazione, visto l’abbattimento dei costi.
Impressioni erronee?
Beh no, considera che nel caso di un libro cartaceo la distribuzione prende il 55% circa, nel caso di un ebook siamo sull’ordine del 35-40%. In più, non vi sono i costi di stampa.
Quindi è giusto che il diritto d’autore sia il doppio rispetto all’attuale 8-10%
Il mio era inteso come sonstatazione nel rapporto vendita/guadagno, non certo di diritto, che come dici tu è giusto che sia maggiorato.
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