La trascinai contro il mio petto. La strinsi forte, perché quell’abbraccio potesse dominare il dolore della sua perdita. La paura di non poterla più avere vicino mi faceva impazzire.
Le emozioni si affastellavano sui miei pensieri, il sangue pulsava impetuoso nelle vene, il cuore martellava come rintocchi di campane.
Le strappai un bacio. Un bacio che non aveva nulla di delicato e gentile.
Fu un gesto passionale, voluttuoso, liberatorio. La violenza di un amore che gridava di uscire da troppo tempo, finalmente scevro dalle catene che l’avevano costretto al silenzio.
La desideravo con tutto me stesso. Volevo perdermi nel profumo dei suoi capelli, lottare con la mia lingua contro la sua. Un desiderio che non potevo frenare, il bisogno indissolubile di possedere il suo corpo, toglierle i vestiti, assaporare la sua pelle, violare la sua intimità. La tentazione di un amore irrazionale e primitivo che frustrava l’ardore del mio istinto.
Mi piacciono tutte! : )