E’ inutile dirvi quanto ami la Spagna, ancor più degli altri paesi europei. Inutile dire che una Barcellona non è paragonabile artisticamente a una Londra o Parigi, tanto meno a Roma. Eppure, ogni volta che ci vado, respiro un’aria che mi fa star bene. Mi fa sentire a casa, mi fa pensare che io in quel posto ci vivrei.
E la adoro così tanto da averla omaggiata come ambientazione per l’Aurora delle Streghe.
Spagna on the road, dicevo. 2500 km di macchina, Girona-Benidorm a/r. Prima tappa a Barcellona, anche se di due soli giorni. Ho rivisto le location del mio libro, dalla Sagrada Familia alle Ramblas, tralasciando però il Montjuic e Parc Guell. Beh, Abril mi perdonerà, ma sono andato anche alla fontana magica. Ricordi Abril che ti disse Jago alle 22 in punto, sotto gli spruzzi “colorati” della fontana?
Seconda tappa Benidorm. Una “Rimini o una Miami” spagnola, con i grattacieli sul mare e una spiaggia sconfinata (oltre che a un mare limipido). Movida notturna, tanti negozi ma anche una posizione strategica. Una tappa alla “Terra Mitica”, una sorta di Gardaland spagnolo, quindi escurisioni ad Alicante e Valencia. Quest’ultima è molto bella, locations perfette per un mio prossimo libro. Peccato che non abbia avuto il tempo di visitare la Ciutat de les arts i les ciènces, creata dall’ingegno di Santiago Calatrava (a sinistra una foto). Bene, ottima scusa per un nuovo viaggio, stavolta in Andalusia.
Ritorno a Barcellona e nuovo spostamento a Platja d’Aro. Beh, ultimi quattro giorni di totale relax, perché si sa, il ritorno a Roma e al lavoro è sempre traumatico.
Se avete fatto l’errore di non visitare il sud della Spagna, dalla Catalogna all’Andalusia, dovete rimediare al più presto. Intesi?
Vi lascio qualche fotina del viaggio.
…Intesi :)Ps. I ♥ Calatrava!
Quoto, la Spagna è molto bella, e io amo parecchio anche il nord.
E finalmente domani mi arriva il tuo libro, così vediamo se hai ben interpretato l’atmosfera spagnola. 😉
Sì, ho saputo che ci sono stati un po’ di problemi di distribuzione con ibs