Circa tre mesi fa ho chiuso il plot di Nemesis 2. Convinto della trama, deciso sulla piega che avevo dato al finale. Finale che scriverò tra qualche settimana, visto che sono a metà della terza parte del libro. Certo, è una prima stesura, ma capita di rado che modifichi snodi fondamentali nelle successive revisioni. Per lo più è una correzione di refusi, stile e soprattutto incongruenze. E, come già detto in passato, non ho mai toccato un finale.
Per la prima volta è successo qualcosa di strano. Ieri notte ho sognato un finale diverso di Nemesis. Appena sveglio, ho segnato tutto sul Mac, perché so che quei ricordi sarebbero svaniti con il passare delle ore.
E adesso sono terribilmente indeciso. Perché il vecchio finale è stabile, sicuro, coerente. Il nuovo caotico, claustrofobico e, se vogliamo, meno solare.
Quindi?
Non lo so. Vado avanti. Ci penso. Lascio riposare.
Per la prima volta mi trovo a un bivio e non so davvero decidere. Perché, in fin dei conti, sono convinto di entrambe le possibilità. Come nel famoso film Sliding Doors, tutto può accadere, il destino non è mai scritto. Come una spirale, giriamo in tondo per trovarci al punto di partenza. La domanda che mi pongo, o meglio il dubbio che mi assilla, è: se ho sognato quella scena, forse mi volevo ribellare a un finale già deciso che, nel profondo, non mi convinceva del tutto? Come quando guardi un film, non sei soddisfatto della sua conclusione, e fantastichi su come avresti cambiato la storia.
E se, per una volta, lasciassi decidere a Ellen e Kevin?
E se ce lo giocassimo al lotto il finale sognato? Magari facciamo una bella quaterna sulla ruota di Roma 😀
p.s.: mi pare una buona idea lasciar decidere ai personaggi 🙂
Spero che Kevin schiatti! XD
X-Bye
@Valberici – In realtà non c’era nessun numero…
@Francesco Roghi – sei terribile 🙂
Prova il nuovo finale! L’inconscio ha parlato, se non l’ascolti ti perseguiterà senza alcuna pietà! XD Scherzo, però forse vale la pena di tentare.
a me invece sul finale capita SEMPRE di essere a un bivio: è il momento esatto in cui si scontrano la mia personalità sognatrice e solare con quella realistica e drammatica…
Ah, io di solito lascio decidere ai protagonisti, o alle dita sulla tastiera, fai tu…
Per adesso ci penso 🙂
@Andrea – Questo è il rischio maggiore… pentirmi se non seguo l’inconscio. Ehm… l’inconscio non coincide con l’essere incoscienti, vero? :p
cioè, no, lasciare tutto in mano ai protagonisti (il che implica farsi troppo trasportare dalla contingenza) reputo che sia sbagliato, e molto. L’autore deve sempre avere il controllo della trama, degli eventi, dei protagonisti, benché li lasci liberi di muoversi ed esprimersi nelle varie scene. Ma se si eccede, si rischia l’incongruenza e il caos 🙂
Sì, ma si presume che entrambi i finali da dover scegliere siano congruenti e sensati, altrimenti non ti dovrebbe neppure venire il dubbio…
La libertà dei personaggi nelle singole scene è, secondo me, un’altro paio di maniche.
Quando non si è nell’indecisione, è meglio sedersi e aspettare, senza muoversi: la soluzione verrà da sè.
Edit: Quando si è nell’indecisione. E’ partito un non che stravolge il senso della frase 😉
Ma i numeri non devono esserci, bisogna interpretare il sogno e ricavarli. Facciamo così: quando hai finito posti qui tutto il libro, con i due finali, e io do i numeri. 😆
@M.T. – concordo. Mi affido alla provvidenza, in pratica 😉
@Valberici – Ok, facciamo così, me li dai in privato, se vinco si smezza. ahaha 🙂
-.- macché provvidenza: dai tempo al tempo e farai chiarezza in te stesso 🙂
E se fai un appendice e lì scrivi il finale alternativo? Sarebbe un’idea niente male! 😉
mmm vediamo… per adesso è meglio scriverne solo uno che mi convinca appieno 🙂