Si torna a parlare in questi giorni della Legge Levi (in realtà bipartisan Levi-Asciutti). Trovate un quadro completo con i pro e i contro in questo articolo di Repubblica.
La mia posizione? In tutta onestà sono a favore di una legge che tuteli i piccoli esercenti, per evitare di trovarci un giorno, come lettori, a dover comprare libri solo al supermercato o nei grandi store (che, seppure generalizzando, non brillano di gentilezza e competenza).
D’altro canto sono naturalmente ben disposto nei confronti di Amazon, dove spesso ho acquistato con uno sconto del 35/40%, impensabile nella libreria tradizionale.
Quindi? Resto dell’opinione che il buon detto “fatta la legge, trovato l’inganno” non sia da buttare via. Ok, Amazon IBS & co non potranno inondarci di un 30% di sconto sul prezzo di copertina, ma se ci regalano buoni e codici sconti, scissi dal prezzo di cover del libro, cosa cambia in pratica?
Let’s see.
Be’, il meccanismo prezzo di copertina è abbastanza complesso, bilanciato dai costi vivi e da quelli di distribuzione per ottenere dei margini.
si ma nel caso di ebook praticam abbatti i costi di produzione e distribuzione… quindi diciamo che il prezzo di copertina per un ebook potrebbe già essere molto basso…
direi di si… cmq la legge si applicherà anche ai libri digitali quindi addio ad ebook a € 0.99… peccato un’ottima possibilità per i piccoli scrittori di farsi conoscere al grande pubblico…
why? Il prezzo dell’ebook non è imposto. Ci sono editori che lanciano ebook a 12/13 euro e chi a 3,50€. Dipende dall’editore, non c’entra molto il discorso sconto.
ok ok ma ad es. amazon riconosce una royalty al 70% solo se sei nell’intervallo $2.99-$9.99 cioè praticam un intervallo di prezzi imposto (anche se nn ne capisco il motivo…) e nel caso della legge sono d’accordo con te… buoni e codici sconto potrebbero essere 1 arma vincente!
Il “mercato” ha le sue leggi e gli interventi dello stato sono sempre inutili o addirittura dannosi. A me dispiacerebbe moltissimo se le piccole librerie scomparissero, ma solo loro possono aiutarsi. Devono trovare il modo di reinventarsi ed adattarsi al futuro, altrimenti nessun intervento esterno le potrà salvare. 🙁
Non conosco bene la situazione, ma se Amazon e IBS non facessero sconti non potrei prendere l’80% dei libri che sto leggendo. Quanto alle piccole librerie, ce ne sono di bellissime (poi a me piace moltissimo stare nelle librerie), ma anche di pessime, come quella del mio paese, dove se chiedo un libro che non sia pubblicato da grandi editori mi guardano male e mi dicono che ‘loro non trattano’, e posso prendere pure cinque libri in una volta, ma non mi tolgono mezzo euro.
Per un tuo libro mi hanno chiesto pure le spese di spedizione perchè l’hanno fatto arrivare per me!
Quindi io spero che distributori online possano continuare a funzionare, anche perchè i buoni sconti richiedono sempre dei traguardi di spesa non indifferenti.
Quanto agli e-book il prezzo è semplicemente ridicolo, per non parlare della protezione a cui sono sottoposti.
@Valberici – Che gli interventi dello stato siano quasi sempre dannosi concordo. Sul discordo ” trova una soluzione faidate” è più facile a dirsi che a farsi. Per esperienza personale (anche se non diretta) ti assicuro che esiste il lettore molto furbo: quello che va in libreria, intrattiene il commesso per mezz’ora, si fa consiglire al dettaglio buoni libri, torna a casa e compra su amazon. Peché il librario, ovviamente, al 35% di sconto non ci arriva, visto che il suo guadagno è il genere il 30%. E’ questo il problema. Schede, tessere fedeltà, incontri, aperitivi… che deve fare quando il lettore guarda solo allo sconto? non si sta parlando del classico 15% da supermercato, ma di più del doppio.
Considera che il mercato dei libri non è come quello della musica: i target sono spalmati su varie fasce d’età. In molti casi, lettori che si tengono ben lontani da acquisti su internet (per forma mentis e poca pratica). Poi, se gli editori vedono un calo di vendite per la mancanza sconti degli store online, abbasseranno i prezzi. Ma ne dubito.
Donc, sul primo punto credo sia un fatto puramente di libreria. Mia sorella, pur essendo nel franchising Mondadori, ordina i libri che sul catalogo non ci sono senza problemi. Idem altre librerie indipendenti che conosco. Basta cambiare negozio. Certo, negli store online è tutto più semplice, ma non tutti sono pratici come ho scritto sopra.
Pe gli ebook si torna sempre al solito discorso, che fra l’altro mi pare sia lo stesso in UK o USA, non è un malcostume italiano stavolta.
interessante e assurdo… ma in questo caso nn basterebbe lavorare sul ribasso di prezzo di copertina?
Eh, lo so che la soluzione “faidate” è difficile e non so nemmeno se in questo caso esiste. Ovviamente deve essere una soluzione presa come “categoria” e non come singola libreria. Mah, io comunque mi auguro che sopravvivano.
Vero. Mi pare evidente che nel caso di ebook (che poi non c’entra molto con la legge levi), il motivo del prezzo alto sia chiaro 🙂