Steve, thank you for being a mentor and a friend. Thanks for showing that what you build can change the world. I will miss you.
Così Mark Zuckerberg, padre di Facebook, saluta Steve Jobs, fondatore della Apple, che oggi ci lascia. All’ultimo keynote, presieduto da Tim Cook, durante il quale è stato presentato l’iPhone 4S, c’era una sedia vuota in prima fila. Forse un caso, forse un segno di rispetto per il vuoto lasciato dall’ex-CEO Apple.
Un grande uomo, un imprenditore che ha osato sfidare il monopolio Microsoft, che ha corroso il mercato dei telefoni dominio incontrastato di Nokia, che ha portato l’innovazione, un nuovo modo di concepire lo smartphone e l’esperienza multitouch.
Un uomo che ha costruito da zero un’azienda, passo dopo passo, creando un business bilionario, riscrivendo la storia dell’informatica e delle telecomunicazioni.
Un uomo che resterà nella storia.
Mi sono avvicinato al mondo Apple di recente, cinque o sei anni fa. Ho abbandonato Microsoft, Office, Nokia. Perché è impossibile non essere contagiati dal genio della mela morsicata.
Ma questa è la vita. La ricchezza e la fama non bastano, spesso devono chinare la testa.
Riposa in pace, Steve.