Stamani mi recavo a lavoro, arrancando in mezzo a un traffico decisamente sopra la norma. Tanto che, arrivato a San Giovanni e non trovando – per fortuna – nessun incidente, ho pensato che ci fosse uno sciopero dei mezzi pubblici e non mi ero informato a dovere.
Invece no. E’ cosa nota che il traffico di Roma è precario, basta far cadere una tessera del domino che tutto va in tilt. La tessera del domino stavolta era l’apertura di un centro commerciale (l’ennesimo) e Trony offriva interessanti sconti. Interessanti, dicevo, non regalava nulla.
Però la gente ha iniziato a mettersi in coda dalle 23 di ieri, fino a raggiungere la cifra (pare) di 4000 persone alle 9 di mattina, come vede nell’immagine di sinistra.
Periodo di crisi. Ovvio, se uno è ricco non si mette a fare nottata per avere un iPhone 4 a 400 euro invece di 650. Ma se uno è povero, la notte la passa a casa con la famiglia, perché l’iPhone non è un bene primario. Né un televisore, una Xbox e quant’altro.
Trony non vende cibo. Vende elettronica, che io sappia.
Fila di 4000 persone per aggeggi di elettronica scontati. E poi? Il seguito ve lo lascio indovinare: risse, vetrine spaccate e la solita violenza che accompagna ogni simpatico happening di questo tipo. Oltre a una Roma nel totale caos.
Ma si sa, viviamo in un periodo di profonda crisi, non solo economica.
Per la cronaca: articolo Repubblica.
Trovo queste cose ridicole, tuttavia mi ha fatto pensare ciò che hai scritto -e che condivido- sul ricco e il povero che non vanno, per diversi motivi. Il fatto è che in questa crisi a risentirne di più è la borghesia, tra breve non esisterà più; non vuol dire che i poveri non soffrono, ma che soffrivano anche prima, mentre la borghesia, abituata a potersi permettere un cellulare fico o la playstation dell’anno, ora fa fatica, e se il pane a casa riesce a portarlo, l’affare superfluo tocca cercarselo!
Detto ciò, sì, c’è crisi, non solo economica!
Eh, il punto è proprio questo. Oltre a coloro che aprono finanziamenti per avere dei giocattoli elettronici, finanziamenti che poi li strozzano a fine mese.
Per carità, io parlo e sono un appassionato di elettronica, ma ci sono dei confini che non si dovrebbero superare, IMHO.
Non posso che concordare…