Segnalazioni flash

Segnalazioni flash. Vi ricordo che fino a domani è valida la promozione Asengard per Prodigium, sconto 20% e spese di spedizioni gratuite.
IBS, che fa lo sconto del 20%, riporta un errore nella disponibilità del libro, non sono 4-5 settimane ma 4-5 giorni.
Un saluto a tutti!

Presentazione e "Proriginum" Party

Eccoci qua, con un po’ di ritardo, a tirare le somme del week end. Come sapevate, sabato scorso c’è stata la presentazione di Prodigium a Roma, ospitati dalla Libreria Giunti
E’ stato un evento molto divertente e ben riuscito, grazie  alla bravura di Marco Davide, autore della trilogia Lothar Basler, e di Pamela Fornari, incredibile in questa (credo) sua prima esperienza come intervistatrice, “al di là della barricata”. Come sempre è stata una presentazione in cui mi sono sentito pienamente a mio agio, dove non sono mancate domande pungenti, spoiler sui miei prossimi libri, anticipazioni sulle produzioni di Marco Davide, nonché qualche battuta simpatica. Un grazie quindi a Marco per la sua disponibilità, un doppio grazie a Pamela per le domande (comprensive di uno schema dettagliatissimo dell’intero libro Prodigium, ti prego spediscimelo via email che sarà un salva-vita per P2!) e per il regalo di Natale, il peluche Bolak che vedete nella foto.
Come sempre, troverete le foto nei vari siti di FaceBook e nella mia galleria Facebook, opportunamente sottratte qua e là :).
 Dopo la presentazione, con una decina di amici ho trascorso la serata al Ketum Bar. Una serata che è finita più o meno come mi aspettavo, con il tasso alcolico decisamente (!!) hum… sopra la norma. Beh, vi dico solo che abbiamo inventato un nuovo cocktail, il “Proriginum“,  un miscuglio indecente di superalcolici. Ovvio, la barista non sapeva che cosa era un Proriginum, per cui abbiamo inventato una mistura di Rum, Vodka e Gin. Mi ricordo che, mentre preparava il cocktail, ci guardava di sottecchi, mormorando: «Ne siete proprio sicuri?»
Bene, con questa presentazione finiscono gli eventi del 2008. Vi anticipo che nel 2009 sarò meno presente a giro, e mi limiterò alle manifestazioni e fiere (salvo rare eccezioni). Inizia a essere stressante girare per le librerie, fare kilometri, organizzare il tutto. Per un po’ mi concentrerò sulla scrittura.
Ci rivedremo infatti a Mantova 2009, probabilmente con due eventi.
Il prossimo post, invece, sarà dedicato a Estasia 3.

Vi lascio infine un’altra recensione di Prodigium, su DilkiTime

Intervista su FM

Stavolta niente intervista di pressbook, ma una completamente inedita.
Se riuscirete a raggiungere la terza pagina, divertitevi a capire l’ultima domanda, in cui mi viene chiesto cosa ne penso di Tolkien, Rowling, Troisi e altri.

L’intervista è qui.

Prodigium a Roma

Giornata abbastanza nevrotica, Roma paralizzata da un temporale, strade intasate, allagamenti ovunque.
Io, dopo aver superato la soglia consentita di isterismo, sono caduto nella pace dei sensi.
Bene, veniamo alle news della giornata.
Finalmente sappiamo chi è il vincitore di Sanctuary, è stata una bella sorpresa che ho saputo appena ieri. In realtà era il mio secondo preferito, ma resta comunque una storia frizzante e molto interessante.
Ecco qui il link.VINCITORE SANCTUARY.
Secondo, presentazione di Prodigium sabato prossimo, ore 17, presso la Libreria Giunti piazza SS. Apostoli, Roma. Parteciperanno come intervistatori Marco Davide (autore della trilogia “Lothar Basler”) e la lettrice Pamela Fornari.
Ecco i dettagli dell’evento su Facebook: QUI
Per chi vuole partecipare, dopo c’è un aperitivo e cena al Ketum Bar, zona testaccio, prenotazioni QUI
Credo di aver detto tutto, a presto e complimenti ancora al vincitore di Sanctuary.

Sanctuary: il Vincitore!!

Bene ragazzi, sono lieto di annunciarvi, finalmente, che, hum (piccola schiarita di voce), hum (seconda schiarita di voce, scusate ma sono i postumi del raffreddore). Dicevo? Ah, sì, che l’esordiente vincitore dell’antologia Sanctuary edita Asengard è… no, dai, facciamola all’americano, che fa più fico. 
Ladies and Gentlemen, THE WINNER IS:
Racconto4!
Yep! Urraaa!
Hum. Cosa sono quelle facce, scusate? Ah, volevate il nome. Uff, ambiziosi e intransigenti. Donc, accontentatevi del fatto che non abbia fatto un quiz utilizzando l’aramaico antico per darvi questa notizia, no? Apprezzatelo in silenzio.
Avete apprezzato? Bene, proseguiamo.
Dunque, i giochi sono fatti. Ieri ho spedito i miei voti sui 5 finalisti, e abbiamo un potenziale unofficial vincitore. Unofficial perché non si sa mai che Asengard e il curatore non cambino idea. Sinceramente non credo. Sì, sono curioso anch’io di scoprire il titolo e l’autore del famoso Racconto4.
Fra pochi giorni sarà tutto online, sul sito Asengard. Su, pazientate…
Sono stato un po’ simpatico?

Uff… esosi.

Vecchie abitudini

Un week end lungo, per fortuna senza pioggia, all’insegna del freddo e del totale relax. Un incontro molto interessante alla fiera Più Libri più Liberi, per un progetto che dovrebbe vedere la luce nel 2010.
Ma, come sempre, è d’obbligo fare l’albero di Natale l’8 dicembre.
Non ricordavo che fosse così complicato.
Ho impiegato solo due ore per montare l’albero (ok, ho un albero di natale sfigato), poi sono passato ai vari addobbi. Niente male, alla fine. Magari posto qualche foto i prossimi giorni. E’ che ho una fissa incondizionata per le lucette, e le ho appese dappertutto. Un ristorante cinese è meno carico della mia sala, ve lo giuro.
Poi, come accade in questi momenti, i ricordi della mia infanzia sono riaffiorati. Ho ripensato a quando ero piccolo, e vivevo il Natale con trepidante attesa. Alle elementari si cantavano le canzoni di Natale (non me ne ricordo più neppure una, deo gratias per le orecchie altrui), si costruivano tante cose con la colla e il cartone, da portare a casa per entusiasmare i nostri genitori. E poi la vigilia, l’attesa per Babbo Natale, il rito del momento per scartare i regali…
Ricordo che il momento più bello era quando preparavo il presepe, proprio sotto l’albero di Natale, rigorosamente finto (mio padre era un ambientalista intransigente, per fortuna). Allora andavo con mia madre nel bosco a Marina di Grosseto, alla ricerca del muschio. Era un’impresa faticosa trovarlo, staccarlo con il coltello, riempire pesanti buste. Infine arrivava la parte più creativa, perché ogni anno il presepe cambiava. Certo, i Re Magi, Bambin Gesù, la capanna, il bue e l’asinello, la Stella Cometa e il pecoraio sfigato erano le costanti. Però si cambiava sempre la loro disposizione, a volte costruendo dei piccoli laghetti con la carta stagnola, dei sentieri con il riso, delle piccole colline con il cartone. Insomma, un presepe che diventava grosso più di un metro quadro.
Un impegno non indiffernte, ma ne sento nostalgia. Adesso i presepi sono super tecnologici. Quando ancora hanno una lontana parvenza di Gerusalemme (e non diventano il presepe dei puffi, delle winx o dei Thun), in realtà sono provvisti di motori per creare vere cascatelle d’acqua, luci che si accedono dentro le case, botteghe con personaggi che si muovono. Insomma, cambiano i tempi, i presepi sono più belli, ma non hanno il calore della semplicità delle cartapesta.
Perché allora c’era il sentimento. Un sentimento trasformatosi in bellissimo ricordo.

Sanctuary: Anobium

Eccoci qua, si torna a parlare di Sanctuary. L’editore Asengard e il curatore Azzolini mi stanno proprio in qusti giorno passando i racconti dei 5 finalisti, ne ho ricevuti 3, di cui due molto interessanti. Credo che fra una decina di giorni sapremo il vincitore.
Nel frattempo, vi comunico il titolo del mio racconto per Sanctuary: “Anobium“.
Esatto, dopo Prodigium sarà la mia ultima incursione nella lingua latina, per poi passare ovviamente al greco, arabo, sanscrito e aramaico. Molti di voi sapranno cosa è un Anobium Punctatum, altri ricorderanno un sito (Anobii) che riprende proprio questo nome, altri invece non sapranno una cippa e se lo andranno a leggere qui.
Il racconto sarà diviso in 3 parti, quella centrale riguarderà per l’appunto il “simpatico” Anobium, con un evidente omaggio ai “Carmina Burana” di Carl Orff.
Non avevo un’idea precisa del racconto quando mi sono messo a scriverlo, ma solo la trama e cosa avrei detto nelle tre sezioni. Mi sono divertito a usare la prima persona, cosa che non avevo mai fatto in passato, e a “manovrare” un personaggio decisamente inquietante e senza ritegno.
Ne è uscito un qualcosa di molto particolare, con delle tinte forti e sensuali, che il curatore ha definito un “fantasy pop-erotico“.
Insomma, mancano pochi mesi, poi mi direte voi se vi piacerà questa incursione.

Vi lascio infine il link a una breve intervista su un neo-forum fantasy. See ya’.