Un rapido saluto da Pordenone legge, una manifestazione sui libri alla quale non avevo mai partecipato e che trovo stupenda.
Spero di aver ‘fatto bene il mio mestiere’ e che la presentazione di Dark Heaven sia stata piacevole. Le autrici Flavia Pecorari e Lorenza Stroppa sono deliziose.
Vi lascio una poesia, ispirata a Muses, scritta da Nicola Sopracase. È bellissima, senza parole. Grazie.
Cinema e pirateria
Stamani leggevo questo articolo su Repubblica. Dopo l’industria discografica (e preso quella editoriale) si punta il dito contro la pirateria per giustificare la crisi del mercato cinematografico.
Non sono d’accordo. I temi vanno distinti, come ho già fatto più volte in passato. La musica è stata affossata in primis dalle stesse case discografiche, che non hanno saputo adattarsi all’era digitale. Pagare un CD 20 euro o scaricarlo gratis dalla rete, questa era la scelta. Una scelta ovvia, e il risultato lo conosciamo tutti. La chiusura dei negozi di dischi, le industrie discografiche in crisi – che sempre più puntano alle stelle comete alla X-Factor o agli artisti baracconi – i cantanti che ormai sopravvivono con i live e che si impegnano sempre meno nel produrre buona musica. Ma era un passaggio naturale – arginato in parte grazie a iTunes – perché quando ci infiliamo le cuffie, ce ne freghiamo se la musica proviene da un CD, da un mp3 legale o pirata. La differenza è minima, nulla in pratica.
Sto generalizzando, è ovvio, lascio da parte i puristi del sound e gli appassionati.
Per il cinema la situazione è diversa. E’ vero, internet ha affossato i negozi di noleggio DVD e ha sancito la chiusura di colossi come Blockbuster. Il motivo è sempre il solito. Perché pagare 8-10 euro quando posso scaricare un film gratis? Unico neo, scaricare un film ha qualche problema in più rispetto a un mp3. Si deve avere una buona banda – e in Italia non è un concetto scontato -, spesso in rete si trovano film di una qualità pessima (specie se rip da cinema). Infine, in molti hanno una bella e costosa TV HD, 3D con un super impianto Dolby e Blu Ray, quindi i film pirata vanno a quel paese per un buon 90%. Google e Apple sono già sul piede di guerra per fornire film in streaming, ma la strada è ancora lunga.
Cinema. Non credo che la pirateria sia il motivo della chiusura delle sale. I film appena usciti si trovano in rete, è vero, ma per lo più con una qualità talmente scadente che si perde il gusto della visione. Il problema è sempre il solito: il costo. L’ultima invenzione delle industrie cinematografiche per “invogliare” le persone ad andare al cinema è stata quella del 3D, iSense e compagnia varia. Spesso senza lasciarti libertà di scelta: il film è solo 3D. Risultato? Un biglietto gonfiato a circa 11-12 euro. Più 1 euro per i fantastici occhialini 3D. Per un film che magari viveva benissimo – o meglio – senza il 3D. Aggiungici magari una pizza, popcorn e coca cola a prezzi triplicati, e hai speso 30-40 euro per la serata. E allora magari si rinuncia, se non siamo così convinti del film. Si aspetta che esca il DVD, o la versione pirata di buona qualità.
Non è la pirateria che affossa il cinema. Sono i prezzi.
E per l’editoria, sarà la stessa cosa, prima o poi?
Sabato 22 – Pordenone Legge
Ve lo avevo già anticipato, ecco il reminder. Sabato prossimo sarò a Pordenone Legge, in veste di moderatore per presentare il nuovo libro “Dark Heaven” (edito Sperling&Kupfer) di Bianca Leoni Capello, un alias che “nasconde” due autrici emergenti, Lorenza Stroppa e Flavia Pecorari.
Cosa ne penso di questo libro? Lo scoprirete sabato. A valle della presentazione, sessione firme su Muses, per chi fosse interessato.
Ecco i dettagli dell’evento. Vi aspetto!
Sabato 22 Settembre: ore 16, Biblioteca Civica -Chiostro. Pordenone Legge, modererò l’incontro “Dark Heaven. La carezza dell’Angelo” con le autrici Lorenza Stroppa e Flavia Pecorari. A seguire, sessione firme su Muses (Mondadori Editore)
Intervista Radio NumberOne – Mp3
Domani vi parlo di Pordenone Legge, l’appuntamento di sabato prossimo.
Di corsa, giusto per lasciarvi l’mp3 dell’intervista a radio Number One. As usual, la mia voce è incommentabile. Se esiste un modo per rederla decente, senza bisturi, fatemi sapere.
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Netface: il “mi piace” sui racconti
Ancora un grazie a tutti quelli che stanno seguendo con entusiasmo l’iniziativa di Netface. A circa quindici giorni dalla scadenza, siamo a quota 24 racconti pervenuti, 474 membri del gruppo Netface, più di 500 like complessivi.
Ecco quindi la domanda che molti di voi hanno posto, a cosa serve l’apprezzamento dei lettori verso il vostro racconto?
Come vi avevo anticipato, non abbiamo voluto che il numero dei like influenzasse la vincita del contest. Il motivo è semplice, esisteva la possibilità che avrebbe vinto l’autore più bravo a spammare. Che ha più amici, canali e quant’altro. Onestamente, preferisco che in Muses 2 ci sia il racconto più bello, almeno secondo il nostro punto di vista. Nessuna differenza, il regolamento di Netface non cambia. So che qualcuno di voi ci sperava. Mi spiace.
D’altro canto, siamo davvero curiosi di sapere se il racconto preferito dai lettori sarà anche quello scelto dalla giuria. Il racconto incoronato come il preferito dal pubblico, entrerà nella rosa dei finalisti?
Ecco quindi il punto. Una piccola anticipazione dal sequel di Muses: Netface sarà un social network di scrittura e lettura, creato da Lourdes Blanco, la Musa della Net.Art.
Social Reading & Writing. Una comunità di appassionati lettori e scrittori su internet. Se ci crede Lourdes Blanco, ci credo anch’io.
Dunque?
Alla presentazione di Torino (sabato 27 Ottobre, ore 16, Libreria Lupo Rosso), evento che sarà trasmesso anche in live streaming via internet/smartphone/tablet, sarà menzionato il racconto scelto dai lettori e sarà letto in diretta. A seguire, sarà annunciata la rosa dei finalisti, prima dell’ultimo evento a Lucca Comics & Games.
L’autore del “racconto preferito dai lettori di Netface” parteciperà al focus group di Muses 2, in partenza questo autunno, leggendo così in anteprima il sequel e fornendo le sue opinioni all’autore e all’editor di Mondadori Editore.
Finalisti Netface a Torino in live streaming!
Post rapidissimo del venerdì, per augurarvi un buon week end. Qui a Roma temperatura precipitata, piove a dirotto e io sono già ovviamente incavolato nero. 22 km di pioggia in moto non sono proprio una gioia.
Comunque. Passiamo alle notizie più piacevoli.
Grazie alle wonder-women che gestiscono la Libreria Lupo Rosso di Torino, la presentazione di sabato 27 Ottobre sarà un po’ particolare. Oltre al consueto incontro, sarà annunciata la rosa dei finalisti, qualche giorno prima dell’evento di Lucca Comics & Games. Tutta la presentazione – annuncio finalisti Netface compreso – sarà registrata live via Hangout. In pratica con un pc o un cellulare potrete collegarvi all’indirizzo che vi fornirò e assistere in diretta all’incontro.
Dettagli a venire, ovviamente.
Chiudo con due belle recensioni di Muses apparse in rete nei giorni scorsi: Gilly in Booksland e Urban Fantasy.it
Infine, oggi c’è un articolo sul giornale cartaceo Corriere Maremma:
Netface: Novità, porno fan fiction e fan-fan fiction
Da un po’ di giorni mi sono assentato dal blog, anche se resto attivo su facebook e Twitter. Il motivo è sempre il solito. Non si tratta però del sequel di Muses, che sta seguendo il suo iter naturale. Fra non molto inizierà la fase di editing, la scelta della copertina e tutto il resto.
Sono stato impegnato su un altro romanzo. Un libro scritto la scorsa estate, dopo un viaggio a Firenze. Ha riposato per 12 mesi, era giunto il momento di riprenderlo in mano e rendermi conto se aveva delle potenzialità. E qui mi fermo.
Fronte Netface. Presto – ve lo prometto – vi dirò a cosa serviranno i famosi like sui racconti.
Racconti che continuano ad arrivare, in ogni salsa. L’ultimo, di Luca Azzolini, è una fan fiction a luci rosse. 50 sfumature di Muse(x), tanto per rimanere in tema. Siete curiosi? Leggetelo nel gruppo di Netface.
Ovviamente il racconto è fuori concorso. Non perché sia porno, semplicemente perché, come sapete, Luca Azzolini è mio coautore per Evelyn Starr.
Poi. Simpaticissima l’iniziativa di Noemi Oneto, che ha scritto una mini fanfiction non su Muses, ma proprio sui partecipanti a Netface. Originale e divertente. Eccolo qui.