"Fra, il raccordo è bloccato."
"Hum."
"Non so se ce la faccio ad arrivare per le 8."
"Hum."
La telefonata si chiude così. L’orrore mi pervade. Fabio, ossia l’unico in grado di cucinare qualcosa di decente, arriverà in ritardo il giorno in cui avevo invitato a cena
Licia Troisi per festeggiare il mio compleanno.
I soliti 4 neuroni si mettono a tavolino e decidono un piano alternativo.
"Codice rosso." Un neurone si mette una fascia ninja sulla fronte.
"Hum…" questo sono sempre io che, sprofondato nel panico, emetto suoni gutturali e incomprensibili.
"Bando alle ciance, fuori le proposte" incalza l’altro neurone.
"Uovo al tegamino?"
"Huuuuummmmmmm!"
"Uff, incontentabile. Take it easy, no?"
"Ho capito, ma proprio così easy?"
"Frittata?"
"Scusa cosa cambia?"
"Easy, ci infili tutto quello che hai negli scaffali. Commistioni di generi, come piace a te."
"’Fanculo."
"Rosticceria?"
"Siete degli inutili e ridiholi neuroni."
Apro le ante delle cucina, il mio sguardo vaga sui ripiani, senza trovare una soluzione decente. Per fortuna il problema si risolve prima del dovuto, quando Fabio piomba in casa, dopo due ore passate nel raccordo. E’ incazzato nero, so che può esplodere da un momento all’altro per cui lo accolgo con un sorriso smagliante.
"Ah! Che bello, adesso magari mi aiuti per cucinare? Dai, dai… è il mio compleanno!"
"Grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr."
"Cheers."
Insomma, io eseguo gli ordini alla perfezione, e la cena è perfetta, come solo Fabio sa fare.
Arrivano Licia e Giuliano appena in tempo, con un regalo in mano. Ecco, questa donna a volte mi spaventa. Avevo quasi pensato di mandarle un sms in giornata, per "suggerire" l’idea di un pensierino. Vedete, è un po’ di tempo che punto
‘sto libro, me ne hanno parlato tutti bene. Ma evito di mandarle l’sms, pare che stia male chiedere i regali. Odio il bon ton. Vabbè, nessun problema, Licia è andata sulla mia wish list di Anobii e ha pescato proprio il libro che desideravo. Ragazza inquietante ๐
La serata procede bene, Giuliano si allontana con Virgola, assatanata più del solito. L’essere demoniaco scorrazza sul balcone, prende la sua pallina, ritorna e lo guarda con occhi sgranati. "Me la ritiri?"
Giuliano afferrà l’affare bavoso (non il cane, ma la sua pseudo-pallina) e lo rilancia.
Mezzo secondo, Satana è già di ritorno. "Me la ritiri?"
Arriva la torta, con una sola candelina simbolica. Anzi, sembrava un cero da cimitero. Non so perché, ma collego sempre il compleanno al concetto della morte. Ehm, che sono ‘ste facce? Io mi immagino la morte come una signorina dagli abiti succinti, che ogni anno cala la sua falce sopra la mia testa. Immagine estremamente sensuale, non trovate?
insomma, è stata una serata piacevole e tranquilla, il miglior modo di passare il mio compleanno.