Working in progress…

Periodo tosto a lavoro e anche in campo letterario, con la stesura di E3 che si avvia nella seconda parte e la revisione di Prodigium. Ergo, avrò poco tempo per scrivere.
Chiudo il post telegrafico segnalandovi questo articolo su FM, l’orticello del Fantasy Italiano, che a mio avviso fornisce un bel quadro della situazione attuale del fantasy in italia.

Impronte digitali

Sembra una maledizione. Ogni qual volta mi appresto a parlarvi del famoso "rigor mortis" in Estasia e, più in generale, nei miei libri, per dare – finalmente – una spiegazione a certe mie scelte narrative, mi cade puntualmente addosso una notizia che mi fa rabbrividire. La spiegazione del resto è molto semplice, il mondo dove viviamo è certamente più importante di una mia trama.
Se un po’ mi conoscete, sapete benissimo ciò che penso circa la sicurezza nella città, diritto che DEVE essere garantito a ogni cittadino, in modo che ogni ragazza o minorenne possa passeggiare con tutta tranquillità senza temere la sua ombra, che abbia la sicurezza di ritrovare la propria auto o la casa non svaligiata. Ma qui il problema è decisamente più complesso. Talmente complesso che si sta trasformando in una fobia così folle da sembrare una caccia alle streghe.
La criminalità c’è sempre stata in Italia e di certo non siamo mai vissuti in un paradiso prima che il problema immigrazione diventasse critico come in questi anni. Problema che, sottolineo, è stato creato dagli stessi italiani. C’è chi dice che non vogliamo più svolgere i lavori più "modesti", come la colf, il muratore o l’imbianchino, perché tutti ormai abbiamo una laurea o minilaurea e ci sentiamo potenziali impreditori, visionari ricchi, incompresi ricchi manager, famosi scrittori, quotate veline. La verità, dal mio punto di vista, è un’altra. Giustamente chi svolge questi lavori vuole uno stipendio adeguato, perché sono faticosi e spesso PERICOLOSI. Ergo, le aziende preferiscono la manodopera degli immigrati, decisamente sottocosto.
Ma usciamo un attimo dal problema immigrazione e concentriamoci su un altro aspetto.
Bene, leggetevi questo articolo sul sito di Moony Witcher.
Ecco, a dir poco allucinante. Mi viene da pensare al collarino d’acciaio che viene applicato agli uccelli per capire le loro migrazioni. Quei bambini non hanno nessuna colpa. Non hanno deciso di nascere in quella condizione, né di crescere per strada. Né tantomeno di essere costretti a rubare o chiedere l’elemosina.
Queste sono le cose che mi fanno ancora rabbrividire, purtroppo.
Sottoscrivo la lettera di Vanna Cercenà.

Bruciacchiato

Week end di completo relax. Ci voleva proprio per staccare un po’ dai ritmi frenetici del lavoro e riposare corpo e mente.
Donc, sabato altra cena con amici, e anche stavolta ho ricevuto libri interessanti (sotto puntuale suggerimento) ossia questo e questo. Insomma, ho una bella scorta per tutta l’estate. Nel frattempo sto finendo Sabriel di Nix, e lo sto trovando davvero interessante. Un libro poco conosciuto forse, ma che merita davvero di essere letto
Domenica è stata una giornata di full immersion al mare. Sono andato a Ostia, quindi niente barriere coralline, acqua limpida e sabbia bianca, ma d’altronde dobbiamo pure accontentarci. Come al solito mi sono addormentato in spiaggia, e quindi oggi sono totalmente arrostito. Credo di avere la carnagione di un arancione fosforescente. Un’abat-jour ambulante. Purtroppo, come sempre, oggi rinizia una lunga settimana e per adesso di ferie manco a parlarne.
Buona settimana a tutti!

La cucina, questa sconosciuta

"Fra, il raccordo è bloccato."
"Hum."
"Non so se ce la faccio ad arrivare per le 8."
"Hum."
La telefonata si chiude così. L’orrore mi pervade. Fabio, ossia l’unico in grado di cucinare qualcosa di decente, arriverà in ritardo il giorno in cui avevo invitato a cena Licia Troisi per festeggiare il mio compleanno.
I soliti 4 neuroni si mettono a tavolino e decidono un piano alternativo.
"Codice rosso." Un neurone si mette una fascia ninja sulla fronte.
"Hum…" questo sono sempre io che, sprofondato nel panico, emetto suoni gutturali e incomprensibili.
"Bando alle ciance, fuori le proposte" incalza l’altro neurone.
"Uovo al tegamino?"
"Huuuuummmmmmm!"
"Uff, incontentabile. Take it easy, no?"
"Ho capito, ma proprio così easy?"
"Frittata?"
"Scusa cosa cambia?"
"Easy, ci infili tutto quello che hai negli scaffali. Commistioni di generi, come piace a te."
"’Fanculo."
"Rosticceria?"
"Siete degli inutili e ridiholi neuroni."
Apro le ante delle cucina, il mio sguardo vaga sui ripiani, senza trovare una soluzione decente. Per fortuna il problema si risolve prima del dovuto, quando Fabio piomba in casa, dopo due ore passate nel raccordo. E’ incazzato nero, so che può esplodere da un momento all’altro per cui lo accolgo con un sorriso smagliante.
"Ah! Che bello, adesso magari mi aiuti per cucinare? Dai, dai… è il mio compleanno!"
"Grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr."
"Cheers."
Insomma, io eseguo gli ordini alla perfezione, e la cena è perfetta, come solo Fabio sa fare.
Arrivano Licia e Giuliano appena in tempo, con un regalo in mano. Ecco, questa donna a volte mi spaventa. Avevo quasi pensato di mandarle un sms in giornata, per "suggerire" l’idea di un pensierino. Vedete, è un po’ di tempo che punto ‘sto libro, me ne hanno parlato tutti bene. Ma evito di mandarle l’sms,  pare che stia male chiedere i regali. Odio il bon ton. Vabbè, nessun problema, Licia è andata sulla mia wish list di Anobii e ha pescato proprio il libro che desideravo. Ragazza inquietante ๐Ÿ™‚
La serata procede bene, Giuliano si allontana con Virgola, assatanata più del solito. L’essere demoniaco scorrazza sul balcone, prende la sua pallina, ritorna e lo guarda con occhi sgranati. "Me la ritiri?"
Giuliano afferrà l’affare bavoso (non il cane, ma la sua pseudo-pallina) e lo rilancia.
Mezzo secondo, Satana è già di ritorno. "Me la ritiri?"
Arriva la torta, con una sola candelina simbolica. Anzi, sembrava un cero da cimitero. Non so perché, ma collego sempre il compleanno al concetto della morte. Ehm, che sono ‘ste facce? Io mi immagino la morte come una signorina dagli abiti succinti, che ogni anno cala la sua falce sopra la mia testa. Immagine estremamente sensuale, non trovate?
insomma, è stata una serata piacevole e tranquilla, il miglior modo di passare il mio compleanno.

22 anni…

… da un po’.

Giusto perché sono una persona estremamente trasparente, va’, oggi – pare – che compio…


anni.

In the Net

Anche oggi volevo parlarvi del tema “morti in Estasia”, ma a quanto pare dovrà attendere ancora un po’. Ho scoperto infatti che Estasia è caduto nella rete, e che è possibile scaricare illegalmente il romanzo. A darne notizia è ovviamente il sito dei crostacei, precisando che farne una recensione sarebbe stata una perdita di tempo. Benissimo, vi giuro che stanotte dormirò tranquillo, mi resta solo il dubbio di una conversione del Capitan Crostaceo, dato che QUI  e QUI  la sua opinione mi pareva diversa (prima dello “sguardo” con la sorella). Ergo, trattasi di gamberi OGM con sguardo alla Medusa?

Ma non perdiamo ulteriore tempo su queste quisquiglie, non ne vale davvero la pena.  Vorrei invece discutere del download e di ebook. Allora, evitiamo le frasi di rito del tipo “scaricare materiale pirata è illegale” perché non esiste persona sulla rete che non abbia scaricato in vita sua almeno un mp3, un filmato youtube ecc… Tempo fa provai a scaricare anche i film, ma ho desistito dopo pochi tentativi visto che la qualità era pessima e, fra l’altro, perdevo il mio amato effetto dolby. Mi sto trovando benissimo con iTunes dove, per meno di 10 euro, posso fare il download legale di un intero album o creare le mie compilation preferite.
Circoscriviamo la discussione al tema e-book. Donc, avevo già in passato affrontato il problema quando una persona mi chiese se esisteva la versione digitale di Estasia, dove avrebbe potuto aumentare il contrasto per vedere i caratteri del libro. Aveva problema di vista e non avrebbe mai potuto leggere il romanzo versione cartacea.
In questi casi purtroppo non c’è possibilità di scelta, e la tecnologia per fortuna riesce a risolvere il problema. Per quanto mi riguarda, non credo che comprerò mai un e-book reader. Non per i costi, né tanto meno per la qualità, visto che gli ultimi modelli sono stati concepiti per non affaticare la vista e dare la sensazione (finta) di leggere veramente una pagina di carta.
Il discorso è un po’ più complicato, perché per me il libro è un oggetto sacro. Non ha solo la funzione estetica di abbellire la libreria della mia sala, è un pezzo della mia vita. Spesso sfoglio i libri che ho letto da piccolo, assaporo il profumo della carta, mi perdo nei dettagli inconfondibili delle edizioni anni 80. I ricordi affiorano alla memoria, mi riportano indietro negli anni, rivivo quei momenti con nostalgia e gioia. Non credo che una memoria SD mi darebbe la stessa sensazione fra qualche anno ma resterebbe solo un  freddo file composto da byte. La tecnologia va avanti, d’accordo, ma alcune cose per me non potranno mai cambiare e un libro troverà sempre posto sul mio comodino.