Intervista

Post telegrafico, per segnalarvi una mia intervista su RivistaInutile.

Buona giornata dalle fredde calotte polari!

Update: Aggiorno con una seconda intervista uscita in serata dal sito Ludicamente.net (thanks Antò)

Il paese delle Renne

Allora, precisiamo una cosa: questo post è profondamente psicologico per cui vi chiedo gentilmente di immedesimarvi nello stato d’animo del qui presente. Raccontiamo l’antefatto, tanto per creare un po’ di background. Arrivo a Helsinki, un freddo della Madonna. Non fidatevi di yahoo meteo, mi aveva detto minima 8, massima 15: qui sono appena 2 gradi. Ergo, sinapsi totalmente congelate. Meeting con Nokia, più di tre ore. Non è una passeggiata, ve lo dico sinceramente. Quindi di corsa in albergo, (sì, proprio quegli alberghi dove una notte vale quanto il mio stipendio mensile) e subito al ristorante. Una roba che non vi dico, imbarazzo totale. Avete presente quei posti dove vi sventolano i fazzoletti, vi fanno annusare il vino ecc? Praticamente sorridevo e basta. Arriva la prima porzione: un pezzettino minuscolo di pesce, grosso quanto un pollice. Va beh, è un assaggino, mi dico. Arriva la seconda portata, dopo un’ora di convenevoli e chiacchere. Un pezzettino di carne (dice fosse fegato) grande quanto due dita. Che ci vuoi fare, gli antipasti nei ristoranti chic sono assaggini. Il cibo arriverà. Anzi, arriverà ‘sto cibo visto che ho una fame lupa? Terza portata, due coscetti di non so cosa, con un patè indefinito attorno. Tutto ovviamente piccolissimo, alla portata di un micorscopio. Uhm, incomincio a preoccuparmi. Quando si mangia? La cena precipita quando mi portano il dolce, che sancisce la sua fine. Una roba dolcissima, molliccia e piena di limone. E io odio i dolci. Un caffè espresso (ah sì, era espresso quello sciaquone? Ma buttatevi nel mar artico va’) e arrivederci e grazie. Esco dal ristorante, e getto uno sguardo sul menu. Le portate superavano ciascuna i 40 euro. 40 euro per quelle cacatine di piccione? Ma come cavolo vi godete la vita voi del nord? Si legge che in Finlandia ci sia il più alto tasso di suicidi e depressione. E ci credo, godetevi la vita, maremma sudicia.

Questa era la premessa. Oggi c’è stato il secondo meeting Nokia. Ore 12 arriva il pranzo. Butto via il mouse e i fogli, creando il caos sul tavolo.  Mi getto con una fame allucinante sopra le porzioni. Mangio di tutto, chissenefrega. C’era tanta carne, buona, succosa, pastosa. Boh, non so se era buona, ma io avevo troppa fame. Il tutto si conclude con lo sgaurdo compiaciuto del mio collega: "Ah, vedo ti è piaciuta la renna!". La renna? Ohi. Per me era carne marrone. Piccione? Quaglia? Che ne so.  In 3 secondi e mezzo mi passano davanti tutte le immagini di Natale e di quel film del cacchio di Narnia. Cavolo, proprio la renna, quell’animale dagli occhi così dolci e innocui? Io ho mangiato quell’esserino? Sono un mostro. Sono un carnivoro di Neandertal. Torno in albergo, lungo la strada vedo cartelloni pubblicitari con sopra una dolcissima renna. Sì, proprio quella che si stava muovendo nel mio apparato digestivo. Un senso di colpa indicibile.

Poi sale di nuovo la fame. I neuroni remano controcorrente. Basta, sti cazzi delle renne. Io le decimo, le anniento, estinguo la stirpe, le mangio tutte. Ho fame. Viva l’Italia.

Intervista Video Wings of Magic

Come anticipato nel precedente post, vi lascio il link della video intervista realizzata dopo l’evento del Romics, da Wings of Magic. Sono 40 lunghi minuti in cui io, Licia e Michele discutiamo su vari temi. Insomma, un vero salotto ๐Ÿ˜‰

VIDEO-INTERVISTA

Posto le foto di Elianta:

Romics: cronaca – Update

Eccomi di ritorno da Romics, la Fiera del Fumetto di Roma. Come sempre – e rischio di essere noioso, lo so… – con i tempi strettissimi. Ho una montagna di panni da stirare, quindi fare la valigia. Domani parto per Helsinki, fino a venerdì, per un incontro di lavoro con Nokia. Andare a 8 gradi non mi entusiasma, anche perchè in questi viaggi non esistono minuti da dedicare al piacevole turismo. Cmq, cercherò di tenervi aggiornati.

Veniamo a noi, Romics. Allora, non vi nego che appena ho visto la Sala A dove io, Licia Troisi e Michele Giannone dovevamo presentare, mi è presa stramale. Più di 200 posti a sedere, una stanza enorme… Il problema è vhe le presentazioni non sono prevedibili, possono esserci 3 gatti come un mare di gente. Fra l’altro, a parte i nostri blog, non c’è stata una pubblicità a tappeto. Insomma, contro ogni mia previsione, è andata oltre ogni aspettativa. La sala era colma di gente, credo superassero le 150 persone. Mai vista tanta gente tutta insieme, un ottimo segnale d’interesse per il fantasy made in italy. Un ringraziamento speciale a Katiuscia della Scuola Romana del Fumetto per aver organizzato l’evento, ma sopratutto alla Redazione di Wings of Magic per aver moderato e intervistato. Siete persone fantastiche!

Bando alle ciance, la presentazione è durata più di un’ora, alternando domande sui nostri libri e sul fantasy italiano. Con Licia siamo amici, per cui c’era già una collaudata sintonia. Infatti Licia è stata solare e pimpante come sempre. Una piacevole sorpresa invece Michele Giannone, che non conoscevo, anche lui una persona simpatica e molto alla mano. Finalmente, con la copia autografata, potrò iniziare la lettura del "Segreto di Krune". Dopo la presentazione, la redazione di Wings of Magic ha fatto una piccola ripresa video, vi darò il link appena possibile. A parte l’evento divertente di per sé, sono stato felicissimo di salutare le persone che frequentano questo blog, in particolare Seferdi, ImpBianco (a proposito, sul suo blog trovare un fantastico racconto ispirato al Romics, con protagonisti me e Licia), Mechanikwing, Francesca*, Kiachan, utenti di FantasyMagazine e molti altri ancora – perdonatemi se non vi ho citato, ma cazziatemi pure nei commenti -.

Lo so, video e foto. Allora, ne sono state fatte tante, il mitico Giuliano ha registrato anche un piccolo filmatino con il cell. Appena recupero il materiale (e l’aria :)) metto tutto online. Un abbraccio grosso!

Frengho

PS: Update con tutte le foto ricevute ๐Ÿ˜‰

Bardica 2007 Video

Posto il video di Bardica della scorsa domenica, montato da Bisso. Thanx!

 

San Francesco

Ogni anno, il 4 Ottobre, mi arriva la consueta telefonata della nonna per farmi gli auguri. I soliti 2-3 secondi di smarrimento, poi ricordo che è San Francesco. E ogni anno, i ricordi volano verso l’Umbria, una delle più belle regioni d’Italia. In particolare mi ricordo il viaggio a Gubbio con mio padre, circa quindici anni fa, per la festa dei Ceri. Conservo quei giorni con tanto affetto.
Arrivo in ritardo, facendo un follow up al post di Licia Troisi. Come sapete, da alcuni mesi ho acquistato una casa a Roma. All’epoca scoprii che Licia abitava nello stesso quartiere e solo dopo un po’ che la sua casa stava a meno di cento metri dalla mia. Per cui, più volte ci siamo rincorsi e rimpallati per fare una cena insieme. E’ cosa nota la mia simpatia per Licia, e non perchè entrambi siamo scrittori fantasy. In primis, siamo esseri umani, capaci di dialogare ed entrare in sintonia a prescindere dall’essere "colleghi". Del resto, ci eravamo già visti, spesso durante presentazioni e dopo cena.
Ieri sera quindi, la fatidica cena con Licia, Giuliano (aka Mastrogatto) e Fabio. Bene, ho rischiato di avvelenare l’amicizia con la mia scarsa capacità culinaria. Per fortuna è venuto in soccorso Fabio, con uno stupendo pollo alle mele. La mia torta rustica ovviamente è stata uno strazio. Giuliano la mangiava senza commentare, Licia ha esagerato un "è buona!". Io sono corso ai ripari con un "beh, ha un sapore delicaaaatoooo". Traduzione culinaria: non sapeva d’un cazzo visto che mi ero scordato la metà degli ingredienti.
Poi, sprofondamento globale nel divano, a raccontarci a piede libero – offline da interviste – le nostre disavventure. Insomma, ci siamo lamentati, abbiamo belato bene bene, riso, ci siamo auto-presi in giro con ironia. Perché ridere fa bene. Perché prendersi meno sul serio, aiuta a vivere meglio. Ovvio, spoiler e piccoli segreti a tutto spiano, cosa di cui non saprete nulla.
Manca qualcosa? Certo, la mitica Virgola (per gli amici Svongola almeno fino a quando non regolerà il suo sfintere). La signorina, soffre di fobia da altrui indifferenza. Traduzione virgoliana: più non la cachi, più l’agitazione tormenta i suoi muscoli. Licia aveva le calze e tentava di mantenerle integre, ergo Virgola la aggrediva con bramosia crescente. Una battaglia ovviamente impari, finchè non è arrivato Giuliano come perfetto dog-brother.
Il resto della storia lo sapete, Domenica al Romics ๐Ÿ˜‰

Finally, THE END.

Finalmente il famigerato "The End". Ieri notte, alle 1.30 circa. La prima stesura di Profiel è conclusa, sfiorando le 520 pagine.
Il che vuol dire ben poco, oramai capita di fare minimo 3-4 stesure, per cui la versione conclusiva potrà contenere diverse modifiche. E, a oggi, non so dirvi come e quando questo libro vedrà la luce. Per adesso una cosa è sicura, resterà a fermentare nel cassetto per alcuni mesi, poi a gennaio lo riprenderò in mano. Con l’esperienza ho scoperto che un gap temporale di questo tipo è assolutamente necessario per distaccarsi emotivamente dal libro e approntare una seconda stesura in modo più oggettivo e proficuo. Generalmente la fase successiva di rilettura si basa sul consolidamento della trama, nonché un lavoro notevole di taglia&cuci. L’ultima stesura è dedicata al perfezionamento dello stile e dei dialoghi. Badate bene, non rappresenta una metodologia oggettiva per scrivere, è semplicemente l’approccio più adatto alle mie esigenze. Se avessi avuto una tempistica di consegna più stringente, probabilmente non sarebbe stato possibile una "fermentazione" di 2-3 mesi.
Quando concludo un libro, rimango combattuto tra diverse emozioni contrastanti. La prima è sicuramente la felicità per aver chiuso un’altra opera. Specie se è il primo capitolo di una nuova saga, in cui si è dovuto costruire da zero un nuovo mondo, è un passo assai importante. Estasia 2 aveva già il suo contesto e i suoi personaggi, Profiel andava edificata dalle fondamenta. Motivo per cui la prima stesura ha impiegato 7 mesi.
Al contempo, finire un libro lascia un senso di amarezza e nostalgia. Anche se rileggerò le avventure dei protagonisti, sarà come vedere un filmino registrato, senza provare le emozioni dell’imprevisto. Questo un po’ mi spiace, alla fine tendo ad affezionarmi troppo ai miei personaggi. E quando questo "attaccamento" diventa troppo forte, l’unico modo per liberarsene è ucciderli :=).

Pausa quindi? Magari. Domenica come sapete, sarò al Romics con Licia Troisi, Michele Giannone e la redazione di Wings of Magic. Devo riprendere in mano i progetti paralleli a Estasia e iniziare al più presto la stesura definitiva di E2.
Su Profiel per adesso scende il sipario.
E si rialza sul Mondo di Estasia.