Parabola buro-cartica con sfumature mistico ascetiche

Ohm… ohhhhhmmmm. Per favore potreste muovere lentamente il mouse o picchiettare più delicatamente la vostra tastiera? Mi state deconcentrando dal kazor-oran (ooops, Profiel spoiler) mattutino.
Ohhhhmmmm… Ecco, sento i nervi abbastanza distesi, posso partire con ordine.

TELECOM:
Mi chiama il tecnico martedì scorso, doveva venire dopo mezz’ora per installarmi la linea telefonica.
– Salve, Mamma Telecom. Mi sa dire dov’è la sua via, non la trovo sullo stradario di Roma Centro.
– Roma Centro? Guardi sto a Roma Est.
– Ah.
– Ah?
– Nel senso che non copro quella zona. E’ stata sbagliata la centrale, non posso venire.
– Ohhhhmmmmm…
Chiamo la signorina al 187 e le spiego il problema. Cerca di nuovo la mia via sul suo terminale. Supponiamo la mia via si chiami Raul Pipelli.
– Non trovo Raul Pipelli sullo stradario.
– Urg.
– Che ne pensa di Raul Pipini?
– Pipini? Ma è Pipelli.
– Sì, ma è sempre Raul.
– Ooooooohhhhmmmmmmm.

ITALGAS:
Per l’attivazione del gas, la signorina al telefono mi chiede uno strano codice, detto PDR (per me potrebbe anche essere Pomodori, Datteri e Ravanelli) da richiedere all’azienda costruttrice. Mezza mattinata trascorsa per avere questo codice, che pare non esistere. Mi salva l’amministratore del condominio, dandomi la matricola di un contatore di un vicino e un sacco di altri numeri. Vado al centro italgas, mi sento fichissimo, in mano ho il potere di mille codici.
– Sì, abbiamo trovato il suo stabile.
– Iihhii (gasatissimo)
– Ah, è pure fortunato, abbiamo un PDR libero per lei
– Uhuhuhuhuhu (in preda a un’eccitazione travolgente)
Tic… tic… tic… Le dita volano sulla tastiera alla velocità della luce. Poi, d’improvviso, il dramma si ripete. Il volto (fra l’altro grazioso) della signorina si adombra, la bocca si storce assumendo forme irregolari. Mi guarda spaurita, quindi chiama Napoli (mille colori).
– Uh, ah. Ecco perchè. Oh.
Clic, abbassa.
– Brutta notizia.
"Ma dai."
– I PDR assegnati allo stabile non sono validi.
– Quindi?
– La procedura sarà più lunga.
– Ooooohhhhmmmm.
– Verrà un tecnico a fine luglio a verificare il PDR. Le consiglio di ricontattarci il giorno prima, non si sa mai.
– Non si sa mai cosa?
– A volte non vengono.
"OOOOOOOOHHHHHHHHHMMMMMMMMMM"
– E poi?
– Una volta avuto il PDR (sempre i soliti Pomodori, Datteri e Ravanelli), passeranno 10 gg, dovrà compilare modulo 4004 (che ci vuole, lo faccio una volta al dì, rigorosamente dopo i pasti), quindi in un mese e mezzo avrà il gas. Se tutto va bene.
– Un mese e mezzo!?!?
– Ha fretta?
– Sa com’è, mi vorrei lavare con l’acqua calda.
La signorina fa le spallucce.
– Ooooooohhmmmmmmmmmm.

ANAGRAFE:
Sintetico, diretto al punto. Mi girano a pala tripla.
– Sono di Grosseto, ho comprato casa a Roma, voglio cambiare residenza.
– Si calmi.
– La calma è in programma per il 2010.
– Semplice. Documento, libretti macchina e moto.
– Tutto qua? Il nostro orario è 8.30-1230, ma venga entro le 8.40.
– Ah, perchè?
– Diamo pochi numeri per il cambio di residenza.
– Capisco, ci vuole accortezza, diceva Zifio.
– Come?
– Nulla.

Ora, qusto blog nasce da Estasia, un libro per ragazzi. Non posso dire parolacce. Cazzo.

Vita da sfollato

Inizio con il dire che mi sento un vero sfollato. Oramai nel clou del trasloco della nuova casa, mi trovo sommerso dal caos. Eppure ero partito bene, dividendo in modo ordinato vestiario e oggettistica varia, addirittura marchiando gli scatoloni con un’etichetta grossa come una casa. Un vera utopia, fra l’altro anche breve. E’ già un dramma trovare LO scatolone, figuriamoci intuirne il contenuto. Domenica sarà il rush finale, poi almeno avrò la certezza di avere tutto in una casa (anche se non saprò dove).
Inoltre, dopo la disdetta fastweb, mi è sempre più difficile collegarmi a internet. Sono riuscito per fortuna a informarmi un po’ sul Live Earth, ma non a seguirlo in streaming sul sito.
Ovviamente ho visto le canzoni della nonna Madonna. Simpatica veste casta, con voti rinnoviati, per "Hey You", ho stentato a riconoscere la sua voce. Vabbè almeno era dal vivo (e si sentiva, miseriaccia ) e apprezziamo il look ottocentesco alla Famiglia Addams, compresi di bambini impossessati da Satana. Simpatico l’intervento che ha causato naufragi alla BBC (un bel "motherfuckers") su "Ray of light" , e una doppietta alquanto insolita su "La isla bonita". Che la cara vecia faccia quello che le pare, io la continuo a preferire nella veste che vedete qua sotto, specie nel pezzo in cui lucida lo stereo…

Al Gore e il Live Earth 2007

Non amo particolarmente la corrente anti-americana così come detesto l’ipocrisia.  Ho visto troppe persone schifare il sistema americano (sicuramente in difetto come qualsiasi società umana) per poi rimpinzarsi di panini MacDonald’s o di film hollywoodiani. Viviamo nell’era del consumismo, siamo tutti affetti indissolubilmente da questa realtà e, non prendiamoci in giro, stiamo proprio bene adagiati sulle nostre comodità, spesso targate a stelle e strisce. Ma non perchè ci cibiamo dei vizi americani dobbiamo sentirci peccatori. Possiamo costruirci la nostra identità senza per forza seguire luoghi comuni, senza alzare il dito medio a Bush solo per sentito dire. Liberi di farlo, e felice nel vedervelo fare, ma solo con cognizione di causa.
Sappiamo tutti che Al Gore perse le elezioni nel 2000, per una manciata di voti nella Florida. Conosciamo bene gli eventi dell’11/09/01, e i distastri che sono succeduti. E’ legittimo che ognuno di voi si faccia una propria idea su Bush, sul sistema americano, sul perchè il popolo d’oltreoceano ha deciso di votare per bene due volte questo presidente le cui azioni hanno fatto tremare il cuore della terra.
Ma oggi non sono qui parlare di Bush, ma di un altro uomo, Al Gore. Una persona che, dopo aver perso la poltrona alla casa bianca, non si è messa a litigare in parlamento, come vediamo accadere nella nostra amata patria dove destre e sinistre paiono trovarsi d’accordo solo per scempi come l’indulto.
Al Gore rappresenta un po’ l’antitesi di baluardi americani: basti pensare alla Microsoft  e MSN, lui è un membro dell’Apple e di Google. Ma ciò che più conta, è la sua ferma battaglia a favore del nostro pianeta, dal suo deciso schieramento nel Protocollo di Kyoto fino al suo documentario "An inconvenient truth". Ma non si è fermato.
Al Gore è infatti il fautore del Live Earth 7/07/07, la maratona musicale-ambientalista di cui vi avevo già fatto cenno per innalzare un grido contro il surriscaldamento del pianeta. Madonna, Duran Duran, Beastie Boys, Foo Fighters, Red Hot Chili Peppers, Genesis, James Blunt, Black Eyed Peas, Roger Waters, Smashing Pumpkins, Police, Bon Jovi, Alicia Keys si sono riuniti in tutte le grandi città del mondo, con oltre cento concerti che per 24 ore saranno trasmessi in diretta tv, radio, Internet, e saranno seguiti da due miliardi di persone. Tutti i guadagni saranno devoluti alle associazioni per la salvaguardia del nostro clima.

E’ sufficiente la musica a cambiare il nostro mondo? Può succedere mai qualcosa? Certo che no, non decidono i cantanti, ma i politici che noi scegliamo e votiamo. Proprio loro, che temono solo una cosa: l’informazione di massa. E’ questo il grande potere del Live Earth, la cui voce smuoverà le coscienze di chi costituisce la vera forza del nostro pianeta. Vi lascio infine questo bel video d’apertura del Live Earth.

UPDATE: pare ci sia un mega sondaggio fantasy QUI. Correte e votate! (…mi )

Memorie Sommerse…

Ieri stavo sistemando le cartelle del mio pc, ormai giunto all’apice della confusione totale. E’ lo stesso meccanismo del problema rifiuti di Napoli, quando si raggiunge l’allarme rosso, occorre trovare una soluzione e in un battibaleno il termine "burocrazia" perde il suo simpatico significato.

Comunque, mi sono imbattuto in un PDF intitolato "Psychovisual masks and intelligent streaming RTP techniques for the MPEG-4 standard", immerso in kili di polvere di bit. Donc, per essere precisi, quella è stata la mia prima pubblicazione, un testo scientifico pubblicato per il VCIP03 (Visual Communications & Image Processing 2003), un simposio sulla ricerca audio/video che in quell’anno si tenne a Lugano. Allora fui entusiasta di partecipare, visto che l’articolo estendeva ciò che avevo fatto nella mia tesi. Me la cavai anche abbastanza bene a Lugano, un’oral presentation in inglese (allora non era per me di così frequente utilizzo) davanti a mega cervelloni di tutto il mondo. Santa ingenuità, a ripensarci mi cago sotto senza mezzi termini. Insomma, scampai anche il momento critico delle domande (o forse ebbero pietà).

Ora, se andate su quel link, non so quanti di voi ci capirebbero qualcosa. Effettivamente l’argomento è un po’ particolare, e non proprio masticabile per chi non è appassionato del genere. Sintetizzando al massimo, l’articolo tratta metodologue atte a ottimizzare le trasmissioni video al fine del risparmio di banda e l’identificazioen di oggetti in movimento. Non vi annoio con tutta la teoria dell’MPEG-4, motion detection  o streaming RTP, ma una cosa fu veramente fica di quella tesi: la creazione del modulo SLIC/PIA (Self Learning Intelligent Controller e Psychomask Image Analysis, ecco il programmino che realizzai). In pratica, grazie alla letteratura sul Visual Brain (ossia trattati sul cervello visivo), creai un algoritmo che andava a scandagliare le zone riprese dalla telecamera, "puntando l’attenzione" sulle parti dove psicologicamente cadeva l’attenzione umana. Faccio un esempio: un uomo passa davanti ad una parete bianca uniforme con un piccolo tavolino con sopra un vaso di fiori. La vostra attenzione cadrà prima di tutto sull’oggetto in movimento (l’uomo) quindi su ciò che si "distingue" nella scena: il vaso di fiori. Tutto il resto? Lo scartate, appena gli date un’occhiata. Il vostro cervello sa che è una parete bianca, non c’è bisogno di perderci tempo. Stessa cosa ho fatto io,  trasmettendo quella parte bianca a qualità pessima, risparmiando così uno sfacelo di bit fino all’80% del peso originario.

Inoltre, visto che non esisteva uno strumento matematico capace di misurare in modo prettamente scientifico la bontà dei risultati, mi divertii con un poll online (forse ci sono ancora mie tracce in qualche forum), in modo da capire se le persone pecepivano la degradazione dell’immagine affetta dalla maschera psicovisiva. Il risultato fu grandioso, tanto che il mio relatore decise di farne una pubblicazione al VCIP.

Concludo quindi l’excursus lavorativo.

Come avrete capito, abbandonai subito dopo la strada della ricerca, putroppo in Italia non fornisce grandi aspettative professionali ed economiche. Quindi lavorai un po’ nel campo della programmazione (prima per MPS, poi per una società esterna alla WIND), fino a giungere alla consulenza in 3, dove sono oramai da più di tre anni.

Lato scrittura e altro tipo di pubblicazioni… beh, sapete che fine ho fatto ๐Ÿ™‚

 

That’s all, my psychovisual folks!

Evento, Classifica e Anticipazioni

Oggi un post di servizio.
La prossima presentazione di Estasia si terrà mercoledì 25 luglio, ore 21.30, presso lo Stabilimento balneare Moderno di Marina di Grosseto. Ancora devono essere definiti i dettagli, vi farò sapere appena ne verrò a conoscenza. Come sempre, se siete di zona, fate un salto .
Ieri sono stato avvertito di una simpatica classifica su DVD.it (link), se ordinate per "i più venduti" pare Estasia si piazzi alla posizione numero 12. Il che è abbastanza interessante, visto che oramai il il libro ha 8 mesi di vita e generalmente dopo il sesto mese inizia la parabola discendente di vendite e presenza nelle librerie. Per la cronaca, DVD.it sta promuovendo la sezione libri con uno sconto del 20%.
Ultima postilla, un simpatico spoiler per tutti. Conoscete l’entità eterea di Mario, a volte sparisce in un buco nero per settimane cancellando ogni sua traccia magica, altre invece è un turbinio di idee. Ieri sera, per l’appunto, mi ha bombardato di email (siamo sempre là, sono gli effetti postdatati dell’assenzio) con delle prime bozze di Profiel. Uhm… stuzzicano l’appetito… Ovviamente tutto nelle segrete del suo castello. Tanto per rimanere in tema "Mario, illo, l’illustratore", vi invito a postare nei commenti uno scatafascio di insulti fantasy sul suo conto. Vi pare possibile che ancora non abbia un portatile su cui maneggiare le sue creazioni ma sfrutti ancora quello di lavoro? Trattatelo male, grazie.

Naturalia che parla

Qualcuno ha invocato un post sull’arte. Bene, rispondo con piacere all’invito, e sfodero due elementi fondamentali per una perfetta alchimia artistica: la natura e l’ironia. Più arte di così si muore.
Capita spesso, quando mi trovo a scrivere un capitolo, di rimpinzare la scena con simpatici animaletti. Ora, questi purtroppo non se ne stanno zitti, ma vogliono anche loro partecipare alle avventure di Danny Martine o dei personaggi di Profiel. Ahimè, pare che ogni animale della natura esprima la sua voce con una terminologia tutta particolare, il che mi ha spinto a ricorrere all’immancabile aiuto di Wikipedia. Ecco qua: link Wiki.
Beh, il verso di alcuni animale è senza dubbio semplice e noto: il cane che abbaia, il dannato gatto che miagola (aggiungerei in modo satanico), la capretta di Heidi (o era Candy Candy?) che bela, l’asino di Pinocchio che raglia, il lupo di Cappuccetto Rosso che ulula, la zanzara tigre della Magliana che ronza ecc… Scorrendo la lista però mi sono trovato in emissioni sonore del tutto ignote. Che la balena cantasse è una bella novità, significa che ho speranza anch’io. Beh, vista la stazza si tratterà sicuramente di un’opera lirica, magari un duetto con la Ricciarelli. Andando avanti però qualcosa mi inquieta: il gatto che ustola mi terrorizza, il maiale spero strogoli a casa sua e l’orso rugli in cima a una montagna sperduta. Che il pavone paupulasse, non ne avevo minimamente idea. Per non parlare dei piccioni, non solo lasciano i loro ricordini per le strade, prendono la mira per bombardarti in testa o sono pronti a fare un restyling alla tua macchina, ma possono anche grugare. E qui stendo un velo pietoso, non voglio sapere gli effetti collaterali.
Trovatemi una persona che, guardando il cielo, dice: "Ah, una rondine che zinzizula!" e la uccido. Il tacchino glottola? Pace all’anima sua, a me non piace manco quando sta zitto sul mio piatto. Oppure poeticamente si potrebbe pensare a una simpatica volpe che gagnola ascoltando una tortora che gruga. Un concerto rock, insomma. Anche Marilyn Manson  ne rimarrebbe estasiato.
Concludo questo excursus sugli splendidi e ignoti suoni della natura con il simpatico passero, esatto, proprio quello sfigato solitario che ci narrava Leopardi. Il signorotto pare "pispigli". Faccia quello che gli pare, ma non voglio essere traumatizzato nel conoscere cosa fa la controparte femminile.
Per il resto, buona giornata.