Buona Pasqua Estasiani!

Mi sto godendo questi tre giorni in maremma in tutta tranquillità. Sto assaporando ogni istante di quelle giornate che un tempo definivo "tediose", quelle che oggi invece mi ricaricano al massimo le batterie. La chiappa destra fa sempre male, mi sento la vita incriccata. ma per fortuna il collo è tornato quasi integro. Ancora non ho avuto modo di preparare il filmino della presentazione di Roma, quello ufficiale, purtroppo è nelle mani di un mio collega che rivedrò solo al mio rientro a lavoro. Vi lascio tuttavia questo link, con un’interessante galleria di foto degli amici di FM (thanks Palin!). Accanto potete vedere una simpatica foto di me e Licia durante la cena. Sotto altre due foto, bene come potete vedere ancora sono al centro della scena con delle splendissime donne! Ok volevo fare lo sborone, in relatà sono le mie cugine Francesca e Giulia (bellocce veh?) e mia sorella (giù le mani che è già sposata e ha uno splendido cane di nome Bolak!!).Bene concludo con le ultime news, ieri sera ho fatto le 2 di notte, completamente preso dal progetto Profiel. Sono felice di dirvi che non ho scritto neppure una pagina, ma ho fatto ben due disegni (li sto guardando ora, decisamente perplesso. Non capisco quale è la differenza tra l’arte pittorica degli uomini preistorici e me) e soprattuto ho definito lo schema di TUTTO il libro – la prima parte è già conclusa e scritta-. Sembra una stupidaggine, ma avere lo schema dei capitoli da sviluppare (poi farò lo schema di ogni singolo capitolo) è un notevole passo avanti. Se continua così, credo di concluderlo a fine estate e quindi dedicarmi a E3. Ok, non vi annoio ulteriormente e non mi resta che regalarvi un sincero augurio di…

BUONA PASQUA ESTASIANI!!

Buona Pasqua Estasiani!

Mi sto godendo questi tre giorni in maremma in tutta tranquillità. Sto assaporando ogni istante di quelle giornate che un tempo definivo "tediose", quelle che oggi invece mi ricaricano al massimo le batterie. La chiappa destra fa sempre male, mi sento la vita incriccata. ma per fortuna il collo è tornato quasi integro. Ancora non ho avuto modo di preparare il filmino della presentazione di Roma, quello ufficiale, purtroppo è nelle mani di un mio collega che rivedrò solo al mio rientro a lavoro. Vi lascio tuttavia questo link, con un’interessante galleria di foto degli amici di FM (thanks Palin!). Accanto potete vedere una simpatica foto di me e Licia durante la cena. Sotto altre due foto, bene come potete vedere ancora sono al centro della scena con delle splendissime donne! Ok volevo fare lo sborone, in relatà sono le mie cugine Francesca e Giulia (bellocce veh?) e mia sorella (giù le mani che è già sposata e ha uno splendido cane di nome Bolak!!).Bene concludo con le ultime news, ieri sera ho fatto le 2 di notte, completamente preso dal progetto Profiel. Sono felice di dirvi che non ho scritto neppure una pagina, ma ho fatto ben due disegni (li sto guardando ora, decisamente perplesso. Non capisco quale è la differenza tra l’arte pittorica degli uomini preistorici e me) e soprattuto ho definito lo schema di TUTTO il libro – la prima parte è già conclusa e scritta-. Sembra una stupidaggine, ma avere lo schema dei capitoli da sviluppare (poi farò lo schema di ogni singolo capitolo) è un notevole passo avanti. Se continua così, credo di concluderlo a fine estate e quindi dedicarmi a E3. Ok, non vi annoio ulteriormente e non mi resta che regalarvi un sincero augurio di…

BUONA PASQUA ESTASIANI!!

Il pianto degli animali al cielo

Oggi sarò in viaggio per tornare alla terra madre. Lo so che siamo in aria di feste, la Pasqua si avvicina con i soliti stravizi, cene e cibo a volontà. La festa dell’uovo di cioccolata. Non amo chi vuole a ogni costo essere alternativo, ma chi mi conosce sa che odio la cioccolata. Mi piace solo quella bianca, dell’ovino kinder, a piccole dosi. Odio dal profondo la nutella che si appicca fra i denti e lo cioccolato fondente. Insomma odio la Pasqua.
Come tutti voi, ho la casella email intasata dagli auguri più disparati. Ringrazio per il pensiero. Ma tra le tante ho trovato un’email particolare, che conteneva un link a un video. Non l’ho messo embedded come faccio di solito, perchè le scene che contiene sono crude e possono disturbare. Ma la vita che ci circonda è fatta anche di queste follie, inutile negarlo. E il video non farà piacere a coloro che, come me, adorano gli animali e preferiscono la carta igienica alle pellicce.

LINK

Piccolo sondaggio

Un altro piccolo sondaggio, per chi ha letto Estasia 1 e si vuole divertire un po’. Il titolo è abbastanza esplicativo "Chi ci abbandonerà in Estasia 2?". Oramai è cosa nota che un personaggio morirà nel penultimo capitolo, sono curioso di vedere la vostra immaginazione dare libero sfogo. Prego di notare che i personaggi sono listati rigorosamente in ordine alfabetico, per non creare allarmismi.

Rock the vote!

PS: volevo inserire una scelta "ironica", i.e. l’autore. Ma sapevo che vi sareste sfogati solo su di lui rendendo vano il poll. Sapete, in questo blog aleggiano persone cattivissime.

 

Una piccola postilla finale. Leggetevi questo breve articolo (Link). Continuo a rimanere allibito di fronte a tanta deficienza. Ma siccome la madre degli idioti è sempre incinta, rimango ancora più sconvolto da chi governa il nostro paese e se ne sta a rimpinguarsi nelle loro belle poltrone facendo finta che nulla accada, oppure limitandosi a finti piagnistei e decreti legge che valgono quanto la carta da bagno. E’ possibile che non vi sia soluzione a questa follia dilagante? Certo che c’è, ma a quanto pare gli interessi e le banconote che ruotano attorno al pallone a scacchi superano qualsiasi valore etico e morale. Ancora una volta, vergognatevi.

Profumo d’arte

Non sono un intenditore di arte.

Non sono uno di quelli che si mette davanti a un quadro, per ore, inebetito suscitando la fatidica domanda in chi lo guarda “E’ veramente preso dal quadro oppure sta pensando alla lista della spesa?”. Ho un approccio più semplice e istintivo per l’arte. La osservo pochi secondi, quelli sufficienti a smuovere qualche vibrazione, per far refluire una goccia di adrenalina.

Architettura, arte moderna, quadri, musica e teatro… non ho particolari preferenze. Che sia un Guggenheim, gli Uffizi, il Prado, il Louvre o i Musei Vaticani. Che sia “Notre Dame”, “La Bohème” o il concerto di Madonna. Non amo pormi con arrogante saccenza, né barricarmi dietro a una sterile cortina di pregiudizi.

L’arte, come intima espressione umana, può apparire in diverse forme.

E per questo va incondizionatamente accettata, se non apprezzata. Quindi anche un semplice schizzo di un pittore che la storia non annovera nei suoi libri. Del resto, è lo stesso approccio con cui leggo un libro: ad attrarmi non è un nome, un genere o il fastidioso arrancare di iperboli stilistiche. E’ l’emozione che mi lascia nel cuore quando chiudo la quarta di copertina. E’ il poter sfiorare quell’altrui frammento di vita intriso in un’impronta di inchiostro, dipinto in una tela, effuso in una melodia, soffiato in un canto o in una poesia.

Adoro la gente che ama l’arte.

Le illustrazioni e scenografie di Mario l’avete viste tutti, anche qui sul blog. Anche i quadri di Fabio trasmettono bellissime sensazioni, proprio perché racchiudono in sé curve di esistenza [Link quadri Fabio]. Ripeto, non ho preferenze sui quadri. Pur non essendo un intenditore del genere, mi ha sempre affascinato tutta la corrente impressionista. Quando capito a Parigi non posso negarmi una visita al museo d’Orsay. Trovo eccezionale “il Bacio” di Hayez, che vedete qua a fianco.

In questi ultimi anni mi piace particolarmente lo stile di Ona, di cui sotto trovate alcuni quadri. Ne ho una parete piena, nella fiduciosa speranza che qualche regalo rimpingui la mia piccola galleria.

                              

Infine lascio questo piccolo video (by Mario) che riassume una mostra personale di pittura di Carlo Labieni. Il suo stile è decisamente originale.

Deliriandia degli acciacchi fisici (e non mentali)

Eccomi qua. Rotto e fracassato a scrivere un nuovo post. Ma dovranno segarmi le mani per impedirmi di scrivere. E anche in tal caso ci sono i programmi di riconoscimento vocale. Quindi mani e lingua, caro destino, o io continuo a scrivere post sul blog e libri a rotta di collo (ok, battuta estremamente infelice, nel mio caso).

O vediamo chi la vince, miseriaccia.

Bene, la lezione è servita, ero convinto di tornare a lavoro in settimana. Ho sempre il vago sentore di essere un superman e che il mio corpo sia invincibile. Su questo devo rivedere le mie posizioni, a quanto pare mi rompo anch’io. Sapete, ai miei 22 anni (da 8) non sono più in garanzia.

14 gg di degenza se voglio che le auliche chiappe non mi facciano male e che il collo non si afflosci come quello di una giraffa. Cacchio, ho tanto tempo. Mai avuto così tanto in vita mia. Credo che mi sfogherò una cifra su Profiel e le idee (tutte malefiche per adesso) su E3. Spero solo non diventi un lapidario, per quello già ci sta pensando Licia nelle sue Guerre.

Anyway, ieri ho ricevuto una bella email da Gianni La Corte. Con complimenti e critiche. Ma sono felice perchè, andando avanti con il tempo, noto sempre più che le critiche si addensano sui soliti 4-5 punti. Del resto potete leggere una recensione con i fiocchi, che analizza i punti deboli e forti di Estasia [LINK RECENSIONE], dalla mano creativa e critica di Luca Azzolini.

E leggere le note negative sul mio primo libro mi stimola senza dubbio a non ripetere gli errori in futuro. Ma la cosa che mi ha fatto più piacere sulla rece di Gianni è l’aver citato una frase a cui ero particolarmente affezionato. Beh, comprendo che voi non siete nella mente perversa dello scrittore, ma capite bene che quando un lettore punta il dito su un pargolo che ha avuto una lunga gestazione, ne sono estremamente soddisfatto.

Il passo in questione è il dialogo finale tra Danny e Disperio.

"Sai qual è la più grande differenza tra il bene e il male? Che il Bene è facilmente corruttibile, il Male al massimo può esitare nel rimorso. E’ come il colore bianco, basta una piccola aggiunta di qualsiasi tintura e l’hai subito perso. Prova a schiarire il Nero e vedrai che sarà molto, molto più difficile…"

Grazie Gianni.

Gut, visto che siete abituati a leggere questo blog e trovare argomenti estremamente aulici (del tipo il celebre aforisma “Nvedidannaffanculo”), vi lascio due EstasiArt by Mario Labieni, che erano cadute tra le mail dimenticate. Ich bin droevig Mario. Vi lascio sfogare sulla prima, so che vi divertirete. Nella seconda c’è mezzo caffè, e sono felice di postarla. Insomma secondo voi, la mente perversa di Mario mi sta suggerendo di dimagrire e farmi i peli? Ufs.

La Sfiga Infinita: Cronaca di un incidente stradale

Se conoscete una fattucchiera datele il mio numero, subito.

Vi racconto tutta la storia da quando sono arrivato a Roma, tanto per darvi una vaga idea della sfiga che mi perseguita. Prima moto comprata a maggio 2005, a giugno dello stesso anno primo incidente sulla Colombo. Fabio con uno sgarro di 7-8 punti nel braccio e io costola fratturata. 20 giorni a casa. Quella volta fu colpa mia, lo ammetto, Roma non ti concede neppure un secondo di distrazione. Vabbè, sono cose che capitano, tiriamo avanti, “alla fine poteva andare peggio”.

Fine maggio 2005, durante la notte si rompe un tubo dell’ACEA e il mio garage è stato invaso da 3 metri d’acqua. La fortuna, nella sfiga galattica, ha voluto che quel giorno lasciassi la macchina fuori del box, così l’ho salvata per un pelo. La moto no, ha subito una settimana di cure per riprendersi. Ma sai, “alla fine poteva andare peggio”. Passano pochi mesi, esco la mattina da casa per andare a lavoro e trovo la macchina poggiata su due bei tronchi d’albero. Tutte e quattro le ruote rubate. Avevo l’assicurazione incendio e furto, una gran rottura di scatole, ma “alla fine poteva andare peggio”.

E veniamo all’ultimo mese, decisamente più succoso. Quindici giorni fa, mi scordo la moto fuori casa. Mi è capitato 2 volte in 3 anni. La prima sono stato graziato, la seconda no. Moto rubata. Trovate il post relativo più in basso. Anche qui, assicurazione incendio e furto, “alla fine poteva andare peggio”.

Imperterrito, cammino a testa alta e sfido ancora il destino. Compro una nuova moto, tutta sbrilluccicante. Vai Francesco, sei proprio figo. Preciso che il mio non è amore cieco per le moto, tutt’altro. Odio le moto. Solo che da casa mia a lavoro impiego 1h e 30 con l’auto, 20 min in moto. E visto che il tempo per me è veramente oro, perdere 3 ore della mia vita quotidiana nel traffico proprio non mi va.

Gut, eccomi di nuovo in sella. Arrivo a lavoro, l’altro ieri, e incateno la moto a più non posso. Bloccadisco + megacatena che avvolge lo scooter dalla ruota alla sella. Mi volto prima di salire le scale e lancio un beffardo sorriso. Mi sento sicuro e anche figo.

“A Franc’è spaccagli il culo a sti romani”.

Esatto un fichissimo idiota. Scendo alle 18.30, la cara moto ancora lì ma il bauletto scassinato e il casco rubato. Sono stoico, stringo i denti. Federica mi salva portandomi il casco di Miriam. In qualche modo farò. Destino di merda, io ti combatto. Ma non è la fine del mondo, “alla fine poteva andare peggio”.

Ieri arriva la notizia dell’intervista a SKY e nel contempo 8 copie di Estasia per la promo arrivano a H3G. Esco da lavoro, sistemo le copie sulla moto (depredata del bauletto) e mi accingo ad andare a casa. Ho una mega cena e già mi gusto già il quantitativo di vino con cui delizierò gli ospiti. Arrivo piazza San Giovanni, mi appresto verso via La Spezia.

E’ verde, trallallà il nostro eroe attraversa l’incrocio con estrema gaiezza. Ma lo stesso sentimento non era contemplato dal guidatore che si accingeva a partire dal semaforo, in direzione opposta. Forse stressato dal traffico, ha pensato bene di fare un’improvvisa inversione a U (chi conosce Roma sa che è una cosa pressoché folle, in quella strada). Taglio corto, preso in pieno, moto scaraventata contro la transenna della metro e io spiaccicato sull’asfalto.

Quando prendi queste mega botte (ahimè, ne ho esperienza) si sta un gran bene fermi per terra. Tutto è caldo e tranquillo. Avverti un formicolio ovunque ma nessun dolore. Sento delle grida impazzite per la strada «L’ho ammazzato!» con relativo pianto argentino.  Mi soccorre una simpatica signora (si presenta come Cristina) e mi fa un po’ di domande istigandomi a non muovermi.

«Come ti chiami?» esordisce.

«Francesco» rispondo, e sfodero un ignoto bon ton. In questi casi generalmente chiamo in appello tutti i santi del cielo, di ogni era, in perfetto slang maremmano.

«Ah, che bello. Allora sei cosciente e ragioni!» esclama contenta.

“Boh!” penso costernato “Se le avessi detto Girolamo andava bene uguale?”

«Quanti anni hai?»

“E vaffanculo. 22 da 8”

«30.» “Ma li porto un gran bene. Azzardati a dirmi che non è così, stronza.”

Sopraggiunge allora il ragazzo che mi ha ciombato.

«Scusa mi dispiace davvero!» e piange.

“Nvedidannàffanculo” è il primo pensiero. Ma ho un po’ la bocca impastata e l’individuo sembra sinceramente dispiaciuto. A parte scherzi, mi ha chiamato innumerevoli volte, anche quando ero all’ospedale. Il che mi inibisce a essere incazzato con lui. Le cavolate si fanno tutti nelle vita. E lui pensate ha 21 anni. Uno solo in meno di me. Come posso essere senza pietà?

Nel frattempo le copie di Estasia sono sparse per tutta la piazza San Giovanni. Vi giuro, non era una trovata pubblicitaria.

Morale della favola, trauma al collo (per fortuna il casco mi ha protetto) e forte contusione al coccige che mi fa scorgere ogni stella del firmamento.

Interessante e sublime la prima domanda di Mario – capite voi, aveva un’ampia scelta – «Come farai a cagare adesso?»

Gut.

Bene, eccomi qua. Acciaccato ma vivo. Tronco e malmenato per l’ennesima volta dal destino. Chiedo solo di essere lasciato in pace per un po’, mica di vincere al superenalotto.

Caro destino, nvedidannaffanculo pure te.

Ma via, perché essere così pessimisti? “Alla fine poteva andare peggio”.

Grazie a tutto il caffè e alle persone che mi sono state vicine, vi voglio bene.