Un mio collega condivide il link repubblica su Facebook. Lo leggo, condivido ogni singola parola, è ciò che intendevo con il mio precedente post.
Leggetelo e riflettete.
Un mio collega condivide il link repubblica su Facebook. Lo leggo, condivido ogni singola parola, è ciò che intendevo con il mio precedente post.
Leggetelo e riflettete.
Prima di entrare in topic, due cosucce:
– Questa è la recensione di Roghi su EvidenzaLibri, mentre qui trovate quella di Universi Incantati.
Allora, in merito alle critiche, quella più frequente riguarda il numero di refusi presente nel libro. Non voglio nascondermi dietro un dito né addossare tutta la colpa all’editor o al correttore di bozze, era mio compito fornire un testo più pulito. Purtroppo la correzione dei refusi non è in seconda stesura (dove penso a errori strutturali ben più importanti), ma nella rilettura finale prima della stampa. Stavolta ho fatto cilecca, c’è poco da dire. Non è un dramma, elimineremo tutti i refusi nella seconda ristampa. Ma ovviamente mi spiace.
– Durante i miei simpatici 22km per arrivare a lavoro, come sapete attraverso metà Roma. Simpatica oggi una scenetta al semaforo. Il tipico furbo romano scavalca la fila e si accoda accanto al tipico stressato romano. Il tipico stressato romano esce di macchina, lasciandola in mezzo alla strada, mentre il scatta il verde. Il tipico stressato romano ha gli occhi fuori dalle orbite, urla e sbraita. Anzi, è pronto a sbranare il tipico furbo romano, che incassa la testa nelle spalle e alza le braccia come se volesse dire: ‘esagerato, che avrò mai fatto!’. Nel frattempo, un tripudio di clacson. Come andrà a finire la storia tra il tipico furbo romano e il tipico stressato romano?
– Eccoci al topic del giorno, le TV series. Sotto la mia lista di preferenze durante questi ultimi mesi (quindi escludo True Blood, Supernatural, Fringe e altri che attendo con impazienza):
1. Dexter (quinta serie). Stupendo. Meraviglioso. Dexter e la sorella sono due personaggi fantastici, davvero ben riusciti e interpretati. La quinta stagione regge, la sceneggiatura è molto buona.
2. Vampire Diaries (seconda serie). Davvero ben fatta. Proprio ieri sera ho visto che stanno dando in TV le puntate della prima serie. Bene, gli sceneggiatori hanno virato decisamente rispetto a quegli episodi, a mio avviso deboli e poco convincenti. Per fortuna si sono del tutto staccati dal (terribile) libro della Smith, inventandosi una trama del tutto originale. Funziona, i personaggi sono convincenti, i vampiri non cadono nel melenso. Consigliatissimo
3. Walking Dead (prima serie). Solo sei puntate, che mi hanno convinto. Buona la recitazione, qualche buco di trama (Rick, dopo il coma non ti sei chiesto come mai tutte queste personcine morte ti camminano attorno?). Sfiora lo splatter senza esagerare, con qualche punta di tensione. Mi piace, attendo la seconda serie
4. Glee (seconda serie). Irriverente e comico, per passare 45 minuti di relax tra una canzone e l’altra. Un TV series adolescenziale ma che risulta piacevole anche per gli adulti. Sue Sylvester è una bomba a orologeria, ruba la scena e le sue battute sono memorabili.
5 V.Visitors (prima serie): l’ho guardata in memoria dei fantastici Visitors anni ’70. Piacevole, ottimo il personaggio di Anna. Bella, brava e affascinante. Non muoio dalla voglia però di continuare a vederlo.
Tutti abbiamo visto ieri cosa è accaduto nel nostro paese. Dalla finta fiducia a Roma messa ferro e fuoco.
Quale novità, mi chiedo. In parlamento il solito teatro, da giorni si sapeva che il governo non sarebbe caduto. Mentre i politici si divertivano a fare i pronostici, il caro presidente si preparava per la presentazione del libro dell’amico Vespa.
Ovvio, aveva già comprato i voti che gli servivano. Come contabile non lo batte nessuno, si sa.
Quale novità. Forse una, che è riuscito a legittimare ciò che è sempre stato tenuto nascosto, più o meno. E poi le immagini dei black block, il centro di Roma trasformato in una guerriglia. Immagini ben scelte dai telegiornali, naturalmente.
Poi sento dire che siamo giunti a questo livello per colpa del presidente del consiglio, che la violenza è esplosa per l’esasperazione a cui a ha portato il paese. Certo, è vero. Ma ciò non giustifica comunque la violenza. Perché eliminare il presidente non significa cancellare la crisi, i tagli, la violenza, la disperazione, il precariato. E’ l’involuzione di una società che è specchio di chi ci governa, questo è evidente.
Ma quale novità. Come se la violenza da stadio o quella dei black block fosse comparsa solo ieri. Protestare, certo, è un diritto. Ma se vogliamo cambiare, dobbiamo battere altre strade, quelle che servono davvero. Perché, alla fine dei conti, delle compravendite, dei negozi distrutti, delle persone arrestate e di quelle in ospedale, Berlusconi è sempre al governo.
Come diceva quella canzone: se vuoi rendere il mondo un posto migliore, devi prima guardare te stesso e poi cambiarlo.
Non credo debba aggiungere altro.
L’ultima postilla della settimana la dedico all’interessante articolo apparso su Panorama firmato da Filippomaria Battaglia: “Giovani Esordienti, pubblichiamo con gli sponsor”.
Bene. Ci mancava. Non che gli sponsor come supporto economico per un progetto sia una novità. Pensiamo per esempio alle TV Series, ai film, agli eventi sportivi ecc…, quante volte abbiamo visto la pubblicità (più o meno evidente) di un prodotto? Pepsy, Apple, Nokia, LG, automibili, Sky e via dicendo. Fin qui niente di male, non nascondiamoci dietro a un dito.
Il punto è sempre il solito. Specchietto per le allodole. Uno sponsor è per definizione un individuo che investe denaro per pubblicizzare il proprio prodotto, e la situazione non è affatto banale. Esiste una guerra tra gli sponsor per accaparrarsi gli spazi più ambiti, quelli delle trasmissioni più seguite e c he ottengono un maggiore share.
Ora, torniamo al punto di partenza: un esordiente, cioè uno scrittore che nessuno conosce. Se si tratta di un grande editore, che ha deciso di spingerlo, la situazione potrebbe essere anche vantaggiosa e plausibile, ma cosa accade per la piccola editoria che stenta a emergere in libreria (ammesso che abbia una distribuzione nazionale)? Sponsor locali, direte voi. Certo, anche. Ma se tu se un piccolo imprenditore e hai una somma da spendere, quale mezzo ritieni più proficuo per farti conoscere? Libri, davvero? Oppure TV locali e radio?
Insomma, non è tutto oro quello che luccica. Dal mio punto di vista saremo alle solite: sponsor con somme ingenti per grossi editori (ben distribuiti) e magari autori ben affermati. Chi non vorrebbe una bella pubblcità (più o meno subliminale) sul prossimo libro di Moccia o di Faletti?
Piccola parentesi, off topic: leggetevi l’articolo su Booksblog riguardante gli ebook. Poco carino a dirsi, ma dopo tanto ciarlare è l’ora di guardare un po’ ai numeri. Ecco qui il link dell’articolo.
Poi, come vi avevo annunciato, Giveaways per vincere 3 copie di Nemesis. Su questo link potete trovare una mia intervista inedita e la recensione al libro.
come funziona il contest? Semplice, basta commentare l’articolo. Fra quindici giorni saranno sorteggiati 3 vincitori tra tutti coloro che avranno commentato.
Yep, niente rompicapo, stavolta vale solo la botta di cu… 🙂
Buona fortuna!
Mentre sono in partenza per la patria maremmana, vi segnalo che è disponibile l’intervista per CiaoRadio (BookMania). La potete ascoltare qui.
Altra notizia interessante: giovedì prossimo sul blog Diario di Pensieri Persi, potrete trovare una mia intervista su Nemesis. Tra tutti coloro che commenteranno l’articolo saranno estratti 3 vincitori che riceveranno una copia ciascuno di Nemesis. Stavolta niente contest a tradimento, ma solo colpo di cu… ehm, fortuna.
Enjoy 😉