Ieri mi hanno avverito che sull‘e-book store di BOL è presente Prodigium, che Asengard ha scelto di offrire senza DRM e a prezi decisamente bassi, come potete leggere qui.
Vado sul sito BOL, mi accorgo che c’è anche “un po’” di catalogo Mondadori. Finalmente, mi dico.
Poi do un’occhiata ai prezzi, e smusetto. L’intermittenza di Camilleri costa in cartaceo 18€, scontato in promo a 13,50€. La versione ebook costa 13,99€.
Scusate, dov’è la convenienza?
Ok, abbiamo l’IVA al 20%, spese distribuzione che si aggirano sul 40%, ma non ci sono i costi di produzione fisica. I prezzi dovrebbero essere molto più bassi. E invece no, mossa alquanto discutibile, che di certo non invoglia l’acquisto di un prodotto che ancora annaspa nello scetticismo e che la grande massa dei lettori non ha accolto di certo con un’ovazione.
Fra l’altro, la famosa legge sull’IVA al 20%. Ora, non ditemi che Mondadori, RCS e Feltrinelli non possano spingere per abbassarla al 4%. Le mani in politica ce le avete voi, non i lettori. Oppure preferite… come si dice… lasciar perdere?
Claro, mi dico, Mondadori vuole affossare l’ebook.
Così, tanto per prova, scarico l’ebook gratis di Pirandello. Ecco, seconda simpatica sorpresa: il file ha un’estensione .acsm, ergo protetto DRM. Non solo, ma è possibile leggerlo solo sui lettori che supportano Adobe Digitals, in poche parole non ci faccio nulla sul mio iPad.
Prima regola, vale per BOL e affini: non truffate i lettori. Sul vostro sito c’è scritto EPUB e l’iPad legge gli EPUB. I vostri sono Epub “tarocchi”, criptati, chiusi. Quei simpatici file che si craccano in 5 minuti, se uno ha tempo, o si trovano su Emule in 2 minuti.
Perché sì, il DRM ha una storia di circa cinque anni alle spalle. Una storia fallimentare nel campo discografico, tanto che persino l’Apple l’ha bandita dall’iTunes Store.
Ora, mi chiedo, qual è la mossa Mondadori con prezzi alle stelle e DRM? Semplice, boicottare l’ebook senza rendersi conto (o forse sì?) che sta gettando benzina su un fuoco chiamato pirateria, spingendo l’editoria nella fossa comune a quella discografica.
C’è un interessante articolo di House of Books: Ebook Mondadori e accordo con Telecom. Leggetelo. Così, tanto per, commentiamo qualche frase:
Per ora gli ebook sono fruibili da tutti i dispositivi compatibili con DRM Adobe, ma entro novembre sarà disponibile la piattaforma Android (sul quale si punta molto) e per Natale le applicazioni per tutti gli altri dispositivi (come quelli iOS di Apple, iPad/iPhone). Nonostante la scelta del DRM si dicono contrari ai formati proprietari e alla chiusura del web (esempi: Amazon, Apple).
Bugia! L’iBook Store è proprietario Apple, ma iOS (iPhone e iPad) leggono qualsiasi formato standard Epub e PDF.
I prezzi sono decisi dagli editori e non dallo store (modello agenzia: 30% allo store e il restante all’editore).
I prezzi degli ebook sono circa 35% sotto quelli del cartaceo – ma sarebbe 45% se non fosse per l’IVA (per gli ebook è del 20% e non del 4% come per i libri cartacei, almeno per ora).
Circa? Bugia! Esempio di Camilleri: abbiamo un misero sconto del 22%. Motivo? Semplice, mi verrebbe da dire. Le novità non sono convenienti, perché Mondadori vuole spingere sul cartaceo. Quindi, il lettore preferisce il cartaceo, e se è così idiota a comprare l’ebook a quel prezzo, la Mondadori avrà un margine ancora superiore.
Basta, mi fermo qui, che ci sarebbe ancora tanto da dire e con termini non proprio gentili.
Quando diversi mesi fa parlavo di ebook come un mercato complesso che avrebbe stentato a decollare e stretto in pugno dai grandi editori, come vedete non mi sbagliavo affatto.