Gothica – L’Angelo della Morte

Stavolta gioco di anticipo, prima che la notizia circoli in rete e appaia l'anteprima del libro.

Il romanzo per Verdenero / Edizioni Ambiente che uscirà per la fiera del libro di Torino si intitolerà Gothica – L'Angelo della Morte. Come vi dicevo, un libro con sfumature fantastiche, new gothic e biopunk, che considero semplicemente uno slipstream.

Gli argomenti trattati saranno diversi, dagli OGM alla clonazione e all'eugenetica (con il riferimento al sottotitolo, Mengele e il nazismo). Anche se una gran parte del romanzo sarà dedicato al binomio Chiesa – Scienza, con protagonista per l'appunto un prete e una scienziata di genetica. Ne riparleremo più in là, visto che il post precedente ha alzato un polverone. C'è ancora molto tempo.

Nel frattempo vi annuncio che il 19 e il 20 febbraio presenterò Estasia in Sicilia, primo evento che organizzo nel sud Italia.

La location dovrebbe essere Modica. Vi farò sapere appena ho tutti i dettagli.

Il Vaticano dei disordini

Qualche post addietro avevo parlato dell'eutanasia e di come in Italia sia difficile una legislazione progressista, vista la presenza del Vaticano. E anche in passato, sull'aborto e sull'uso dei preservativi nel terzo mondo.

Ma il Vaticano è una zavorra di voti politici, ovviamente, che affossa la possibilità per la nostra nazione di volgere lo sguardo al futuro.  A prescindere che il vento sia di sinistra o di destra, perché il voto è incolore.

Ecco quindi un'altra conferma, in un articolo di oggi sulla Repubblica.

Leggete con attenzione, perché se prima le parole dei Vescovi potevano sembrare lontane dalla società moderna, adesso trovo che siano non solo offensive ma anche pericolose. 

Perché quando leggo: 

"Il principio generale é che la conclamata e ostentata omosessualità é un peccato che esclude la comunione". 

Mi chiedo quindi su quale aggettivo porre l'attenzione. A me viene da pensare proprio al "conclamata". Ergo, nascosta va bene. Posso ricevere il sacramento. Magari anche diventare prete. Prete gay. Che ci importa. Basta non conclamarlo.

Oppure:

"Mi fa ribrezzo parlare di queste cose e trovo la pratica omosessuale aberrante, come la legge sulla omofobia che di fatto incoraggia questo vizio contro natura. I vescovi e i pastori devono parlare chiaro, guai al padre che non corregge suo figlio. Penso che dare le case agli omosessuali, come avvenuto a Venezia, sia uno scandalo, e colui che apertamente rivendica questa sua condizione dà un cattivo esempio e scandalizza". Cosa dovrebbero fare i gay? "Pentirsi di questo orribile difetto", l'invito di Babini. 

Omosessualità come malattia, il che non è una novità da parte degli esponenti del Vaticano. Una malattia che l'uomo non deve conclamare ma nascondere e guarire.

Darwin non aveva pensato all'involuzione della specie. Perché, chi sa, magari poi toglieremo i sacramenti anche agli altri malati, agli schizzofrenici, ai down o ai malati di mente. Insomma, vogliamo tutti la razza ariana.

Oppure, possiamo sfruttare il Tevere per spingere il Vaticano alla deriva. Grazie.

Mr Falloni from Finland

Mr. Falloni.

Così mi hanno ribattezzato a Helsinki. O forse mi sono espresso bene. Beh, il che ovviamente non mi dispiace, poteva andare peggio.

Helsinki d'inverno. C'ero già stato l'anno scorso, ma c'erano appena pochi centimetri di neve. Non quaranta. Il lago non era totalmente ghiacciato. E la temperatura non era -15. Capitemi, anche il più grande Falloni si congela a quelle temperature.

Lo sapete, non sono un amante del freddo. Preferisco di gran lunga le temperature equatoriali, ma per la famosa legge del contrappasso mi tocca sempre l'opposto.

Devo ammettere che Helsinki totalmente bianca ha un fascino del tutto particolare, panorami che ti tolgono il fiato. Ormai sono stato nella capitale finlandese una decina di volte o più, eppure mi sentivo completamente disorientato. Perché tutto era diverso, coperto da una coltre bianca. 

Ma mi sono rifatto con le cene. Sì, lo ammetto, sono caduto ancora una volta nel problema Renna.

Preciso che non è stata colpa mia. Volevo andare al mio ristorante preferito, il FishMarket, ma un mio collega non ama il pesce. Ed eccoci quindi alla carne. Un altro collega mi ha guardato di traverso.

"Povere renne… e babbo Natale?"

Ho fatto spallucce. "Il Natale è lontano. Le renne avranno tempo per riprodursi."

Buon appetito.

Letture in aereo (2/2): Leggere a metร 

 

In volo per Helsinki, mentre attraverso l'appennino innevato che vede nella foto, leggo un articolo di Filippo la Porta sul Corriere della Sera. In pratica il giornalista riprende un'affermazione di Santiago Gamboa apparsa sul Paìs, che ama Sollers pur non avendo mai terminato i suoi libri.

Pag 100 o 200. E' la stessa cosa. Non occorre terminare un libro per capirne… il "sapore". Come una minestra, se ti piace non occorre finire la scodella per apprezzarla.

Non è un'affermazione del tutto sbagliata. I bravi scrittori non sono motori diesel. Sono capaci dalle prime pagine a immergere il lettore nella loro realtà (o finzione), far respirare loro l'Atmosfera, percepire lo scorrere del Tempo. Fargli toccare gli Abiti. I Profumi. la Musica.

Mostrare al lettore come se fosse la prima volta.

Questi sono i bravi scrittori. Non quelli che costruiscono premaboli di cento pagine, dopo le quali inizia la narrazione. Purtroppo non ci sono scusanti. Occorre professionalità. E per raggiungerla, sudore. 

Comunque, l'affermazione di Gamboa è vera fino a un certo punto. Prendiamo i gialli, i noir, o i thriller (OT: sto leggendo Fitzek, niente male) in questo caso la trama e l'intreccio non sono fattori secondari. Sono lo scheletro del romanzo. Con un finale che non sia scontato. Libri particolari, non per forza commerciali. Che sanno attirare il lettore nella loro ragnatela, prendersi gioco di lui, rivelargli la verità quando meno se l'aspetta.

Le parole di Gamboa mi hanno colpito. Mi fanno capire quanto c'è sempre da lavorare. Per migliorarsi.

Che ne pensate?

Letture in aereo (1/2): Pratchett e l’eutanasia

 

Il creatore del Mondo Disco soffre di Alzheimer. Non riesce più neppure a firmare gli autografi. Eppure, come leggo di  un articolo di Fabio Cavalera, lancia il suo appello per istituire in Uk i Tribunali dell'eutanasia.

Poniamoci queste stesse domande del giornalista:

Come è possibile conciliare le sensibilità e i dolori individuali con i diritti e l'etica collettiva? E' giusto aprire una finestra legislativa che aggiri la punibilità personale del suicidio e dia un salvacondotto a chi, consapevole e di fronte alla irreversibilità della salute, desideri portare fine alle sofferenze. E' possibile archiviare la situazione attuale nella quale chiunque assista un malato terminale nel suicidio è considerato un sospetto omicida?

Pratchett sostiene la libertà dell'individuo nel presentare il proprio caso in tribunale. Un medico specialista in malattie incurabili e un legame in diritto familiare. Pratchett afferma senza mezzi termini che:

La professione medica ci ha aiutato a vivere più a lungo e in maniera più sana. Adesso deve aiutarci a morire con serenità, circondati dai nostri cari, senza lunghe permanenze nella sala di attesa di Dio.

Nel regno unito il 73% è favorevole a una legge sull'eutanasia che stabilisca leggi precise e combatta l'illegalità del gesto.

E, ne sono sicuro, presto ci saranno dei risultati.

In Italia? In Italia c'è il Vaticano. Inutile fare giri di parole, tirare fuori moralismi, etica, laicismi e fede nei miracoli in extremis. Come sempre, saremo in ritardo su tutto, tirati al guinzaglio dalla Chiesa e dai suoi voti politici. Niente PACS, niente leggi sull'eutanasia.

Il che si traduce nel dire che non siamo ancora liberi.

-15ยฐ

E’ la temperatura prevista a Helsinki.

E sto per partire.