GialloLatino e querele

Eccoci. Oggi volevo parlarvi in modo approfondito dell’esperienza di Latina, ma sarò breve perché tengo a segnalarvi una questione ben più importante.
Dunque, Evento Bicentenario Edgar Allan Poe.
Premetto che di solito sono abituato a parlare dei miei libri, mi sento più a mio agio e ho davanti il mio pubblico. Quando devo presentare un altro autore la cosa si fa già complicata, perché ho paura di non riuscire a rendere giustizia al libro, di sottolineare tutte le sue sfaccettature, di dettagliare in modo incisivo sia i pregi sia i difetti. Potete quindi immaginare il mio stato d’animo nel dover parlare di un mostro sacro, uno degli autori più importanti dell’800, per l’appunto Poe.
A me spettava riassumere in pochi minuti la biografia e il tema gotico/fantastico di alcuni suoi racconti. Un compito non banale, perché proprio il vissuto di Poe è la scintilla che motiva gran parte della sua produzione letteraria, la morbosità, la costante della malattia fisica e la disgregazione psicologica. Insomma, spero di esserci riuscito.
Con me, Lucia Viglianti che ha intrattenuto con un ottimo reading da “Il Gatto nero” e “Non scomettere la testa col diavolo“, Filomena Cecere, bravissima a moderare e introdurre, Biagio Proietti, Pinketts e Luceri che hanno partecipato con interessanti interventi. Tutti nomi illustri nel campo noir e giallo.
Trovate le foto dell’evento QUI.
Passiamo quindi al secondo punto, una notizia che apprendo solo da pochi minuti. Pare che Loredana Lipperini sia stata querelata per aver, badate bene, recensito il libro “Navi a Perdere” di Lucarelli.
Trovo che sia una cosa allucinante e ignobile, non aggiungo altro.
Ecco la segnalazione dal Paese Seia.
E, soprattutto, il link al post di Loredana, dove troverete la recensione e i vari approfondimenti.
Inutile dire che Loredana ha tutta la mia solidarietà.

Update: Post sul blog di VerdeNero.

IL POZZO, LA TORRE E IL PENDOLO

Eccomi. Giornate abbastanza delirio, come sempre, nessuna novità. Tra ultime revisioni, start up di nuovi progetti, e qualche cambiamento più o meno importante dal punto di vista editoriale.
Altra consueta novità, mercoledì parto per Helsinki. Ma dai?

Ecco quindi qualcosa di nuovo, un evento a Latina sabato prossimo 26 settembre. Questa volta non parteciperò per parlare dei miei libri, ma per un evento completamente dedicato a Edgar Allan Poe. Ovviamente il mio intervento sarà relativo alla vena fantastica/gotica/horror di Poe.

Piccolo sunto:
Omaggio a Edgar Allan Poe a 200 anni dalla nascita e 160 dalla sua scomparsa. Saranno presenti: Francesco Falconi, Cristiano Armati, Biagio Proietti, Filomena Cecere, Lucia Viglianti, Saknara.

sotto, trovate il link dell’evento Facebook, con tutti i dettagli del caso:

IL POZZO, LA TORRE E IL PENDOLO (serata specifica di Poe) 

10 minutes to save the world

“France’, vado nell’altra casa a prendere una cosa” mi dice mia sorella.
“Ok.”
“Mi guardi FIlippo? E’ in sala che gioca.”
“Ok.”
“Allora vado.”
“Ok.”
La porta si chiude. In tre secondi realizzo che sono solo in casa. Con Filippo.
“Zio Checco…”
Appunto, in sala. Che sarà mai, devo guardarlo per 10 minuti. Non è la fine del mondo. Ce la posso fare.
“Ecco! Zio Checco arriva!”
Inizia la possessione demoniaca.
Filippo inizia a correre per la sala, saltare sul divano, arrampicarsi sul tavolo. Improvvisamente, la stanza cambia aspetto. Gli spigoli sembrano avanzare pericolosamente verso la sua testa, ogni oggetto contundente sta per trafiggergli gli occhi.
Oh, oh, sono nei guai, realizzo.
Una sala quattro metri per tre. Grande, ok, ma non è un stadio. Ce la posso fare.
“Filippo!”
La tovaglia è strattonata, il vaso di cristallo arriva un centimetro dal baratro.
“Filippo!”
Filippo corre vicino al televisore. Sotto il televisore, un tavolo di vetro. Il tavolo di vetro è quadrato. Un quadrato con quattro stramaledetti spigoli appuntiti.
“Filippo!”
Non faccio in tempo ad arrivare al televisore che è già sul divano, pronto a lanciarsi a volo d’angelo su un altro dannato tavolo spigoloso. Ecco perché i bimbi sono come gli angeli. Hanno la stessa capacità di volare. 
“Filippo!”
Una sola sala, tre cacchio di tavoli. Dodici spigoli. Fanculo.
Salvo, per miracolo.
“Filippo!”
Non so quale gioco adesso abbia in mano, perché è smontato. Fatto a pezzi. Distrutto, fate voi.
“Zio Checco!”
“Sì, Zio Checco è qui” (n.d.r maremma ciuca, sì, è lì).
Niente, quel pezzo di plastica dura vola in alto. La porta finestra è aperta. E il pezzo di plastica continua a volare. Sopra la terrazza, sopra la ringhiera, verso il nulla.
Inorridisco. E’ un grosso grasso pezzo di plastica che fa un porco porchissimo male se prende un passante nella chiorba. Un omicidio. 
Io sono complice di un omicidio.
“Filippo!”
Esco in terrazza. Deo Gratias. Il pezzo di plastica giace al suolo. Nessun essere vivente ucciso.
Dietro di me, la lotta non è finita. Filippo ha in mano un libro, non è pesante come Estasia, ma è sufficiente ad annientare la collezione di Swarovski.
“Filippo!”
“Brum Brum!”
“Eh?” 
Sì, l’auto disegnata sul libro. Sveglia. 
“Ah, Brum Brum, caspita è il Brum Brum più Brummummoso che abbia visto in tutta la mia vita!” (n.d.r. dieci minuti o dieci anni?)
“E poi abbiamo anche un… Filippo!”
Terrazza. Piante. Vasi. Miliardi di microbi. Miliardi di modi per farsi del male. Gettarsi di sotto. Uccidere qualcuno. Se stesso. Me stesso.
“Filippo!”

Final Break

Ho finito da poco di vedere l’ultima puntata di Prison Break, quarta e ultima serie. Uno delle poche serie TV che ho adorato dall’inizio alla fine, incondizionatamente. Se non l’avete mai vista, non perdetela perché merita davvero.
Come l’ultima frase che chiude il telefilm.
Semplice, immediata.
Vera.
We are free.

G*

Ogni volta che termino di scrivere un libro mi sento totalmente svuotato. Sono finite le energie, finite le  idee. E’ una prima stesura, mi chiedo cosa troverò quando lo rileggerò e mi accingerò alla prima revisione. Mostri? Spero di no.
Per i primi due libri di Estasia la seconda stesura fu abbastanza drammatica. C’erano errori gravi, incongruenze e fu molto faticoso. Poi, con Estasia 3 e i due Prodigium, cambiai approccio. Due mesi per definire la trama, ai minimi dettagli, personaggi e storyline. Quando scrivevo un capitolo, di getto, lo rileggevo il giorno seguente per eliminare gli errori più grossolani. Beh, credo che ognuno abbia il suo metodo, ma questo modo di scrivere ultimamente mi sta aiutando molto.
Come sapete scrivo solo la sera, dopo cena, o il week end. Ho la necessità di avere le idee chiare, non trovarmi a punti morti o avere nodi di trama da sciogliere.
Insomma, così è stato anche per questo mio ultimo libro, che per adesso chiamo con la sigla “G*”.
E’ stata dura, lo ammetto. Ho affrontato un genere nuovo, biopunk commistionato con new gothic, molto meno fantasy del mio solito e forse più vicino al fantathriller.
Per ora G* va a riposo, per un po’. Poi, come sempre, seconda stesura.

Ecco, queste sono le tipiche anticipazione che dovrei evitarvi. Ancora deve uscire Prodigium 2 e già vi parlo di un progetto che vedrà la luce a giugno 2010.
Vabbé, so che manterrete il segreto. 😉

Presentazione a Savona

Week end fuori porta, come vi avevo avvertito pochi giorni fa.
La prossima presentazione è a Savona, ecco i dettagli:

Domenica 6 settembre, ore 14.30, presentazione dei miei libri, Fortezza del Priamar (manifestazione MilSaona 2009)- Savona
Domenica 6 settembre, ore 15.30, premiazione Premio Centuria, Fortezza del Priamar (manifestazione MilSaona 2009)- Savona

E’ veramente tanto tempo che non torno in Liguria, prima volta a Savona.
Vi aspetto!