Come sempre, verso mezzanotte, davanti al pc per finire un prossimo progetto. Come sempre, google reader aperto, per leggere gli ultimi feed dei miei siti preferiti. Ed ecco comparire la notizia della morte di Michael Jackson. Una doccia fredda.
In tutta sincerità, che il nostro Jacko non potesse avere una vita lunga c’era da immaginarselo. Troppe cure, troppi medicinali, e forse anche troppi misteri.Insomma, nelle ultime ore in giornali si sono riempiti di notizie, a volte forse un po’ forzate tanto per creare il solito mistero quando scompare una star di questo calibro. Una vita avvolta nel mistero, accuse di pedofilia, fino agli ultimi anni in cui i debiti erano diventati così pressanti da spingerlo a tornare di nuovo in pubblico, per 50 concerti all’O2 di Londra. Concerti che nessuno vedrà.
Lascio agli altri queste considerazioni. Io ricordo il Jacko degli anno 80, quando insieme a Madonna spopolava tra in giovani. Fu lui a conquistare MTV, con i suoi video all’avanguardia, da Thriller a Black or White. Fu lui a trasformare i concerti in spettacoli straordinari, a tenere le redini del panorama musicale, a scrivere il suo nome nella storia della musica.Proprio oggi che compio 33 anni, mi piace ricordarlo così. Come un pezzo della mia adolescenza.
Addio Michael.