Coraggio

I Social Newtork, tra cui Facebook e Twitter, hanno una grande forza. Terribile e devastante, per quanto diretta, senza alcuna interfaccia mediatica pilotata dai giornali.

Ieri, dopo il terremoto che ha colpito l’Emilia, è stato un susseguirsi di messaggi. Status, richieste di aiuto, aggiornamenti. Lettori, amici, scrittori e conoscenti che raccontavano la loro terribile esperienza durante lo sciame di terremoti. Poi i media. I telegiornali, gli articoli online. Come sempre, le solite accuse per la mancanza di prevenzione, che puntualmente scappano fuori solo dopo che il disastro è avvenuto. Case, fabbriche ed edifici che sono stati costruiti nel nostro paese in modo illegale, senza rispettare le norme vigenti che assicurano la sicurezza per le persone e i lavoratori.

Le solite polemiche, che fanno parte dell’onda mediatica ogni qual volta succede un disastro del genere. La richiesta di annullare il viaggio del Papa e la parata del 2 giugno, eventi fuori luogo e molto costosi, fondi che si potrebbero utilizzare per aiutare gli sfollati. Tante belle idee e iniziative, che rimbalzano nella rete in queste circostanze, e che poi scemano con il passare dei giorni fino a diventare solo un ricordo. Così è accaduto per l’Aquila e per tutte le altre sciagure.

In silenzio, un abbraccio a tutti coloro che soffrono.

Dopo il week end

Ancora stanco per il week end movimentato, e soprattutto amareggiato per quello che abbiamo letto e visto tramite i telegiornali. L’attentato di Brindisi, il terremoto. Sono dell’opinione che le sciagure siano delle calamite, si attraggono e capitano sempre tutte assieme. Non ho parole, sto ancora metabolizzando quello che è successo, tentando di distaccarmi dalle solite ondate mediatiche che, a ogni costo, devono trovare un colpevole che soddisfi l’opinione pubblica.

Poi vi parlerò della presentazione di Grosseto, ritorno nella mia terra madre. Per adesso vi lascio all’intervista Fantasy On Air registrata durante il Salone di Torino.

A presto. E speriamo in una settimana migliore.

Informazione

Non è una novità, certo, ma ultimamente sono un po’ sconcertato dal tipo di informazione che forniscono i media.

L’ultimo caso, divertente e allo stesso tempo inquietante, è quello della finta donna aquilana. Ora, due piccole cose, perché le parole si sprecano e neppure ho voglia.

A) è assurdo che un’emittente televisiva proponga delle storie false e recitate spacciandole per vere. E’ disonesto, è un reato. Così come tutti gli altri progettati a tavolino, Grande Fratello compreso, dove  anche se il programma è demenziale spinge i ragazzi a spendere soldi nel televoto. E spendono su storie che hanno un copione. Mi chiedo perché nessuno intervenga.

B) Finché i telespettatori si lobotomizzano il cervello con il Grande Fratello, pace, certo. Ma quando si porta in TV una donna che finge di essere dell’Aquila, osanna il miracolo berlusconiano… be’, il reato è più sottile. Perché strumentalizzato e politicizzato. E perché si scherza su una tragedia.

Poi. Come sapete leggo Repubblica, perché “mi pare” uno dei quotidiani più onesti. Fino a un certo punto, s’intende, perché anche qui spesso noto una vena politica chiara che rende l’informazione meno oggettiva. Quando leggo un’informazione, non mi interessa un commento personale. Voglio conoscere i fatti e basta, ce la faccio da solo a farmi un’idea dell’accaduto.

Poi. Ultimamente non si capisce più una cippa, ovunque si guardi o legga informazione. Certo, voluta, non sempre dagli stessi media. Non si capisce un tubo sulla guerra in Libia, chi fa cosa, cosa fa quello, cosa risponde quell’altro. Nato o non Nato, che vuole la Francia, che fanno gli altri. Confusione totale. Peggio ancora in Giappone. Reattore non reattore, radiazioni basse, no radiazioni alte.

Che bella informazione, non c’è che dire.

Giappone: è un castigo divino

Tra i vari tweet di oggi ne ho letto uno che citava le parole di de Mattei, vicepresidente CNR, durante un intervento su Radio Maria.

Trovo quest’intervento disarmante. Ecco alcuni estratti, riassunti anche dal sito Internet e politica /blogosfere:

Nessuno può dire che lo tsunami se sia stato un castigo di Dio, certamente una catastrofe.

E’ stato un modo per purificare.

Ci basta la sicurezza che le catastrofi possano essere e sono esigenza della giustizia divina.

Dio si serve delle grandi catastrofi per raggiungere un fine alto della sua giustizia.

Dio non può fare che il terremoto colpisca il colpevole e salvi l’innocente. E’ chiaro che talvolta salva l’innocente con un miracolo, ma non è obbligato.

Il colpevole, quindi, si trova nella stessa condizione dell’innocente. La sua morte è l’esecuzione di un decreto di colui che è padrone della vita e della morte. Perché meravigliarsi quando vediamo fanciulli innocenti morire sotto le macerie?

Il terremoto è un battesimo di sofferenza che ha purificato la loro anima perché Dio le ha voluto risparmiare un triste avvenire.

Ecco, io credo che in tanti casi gli esponenti della Chiesa e i dotti in teologia dovrebbero starsene zitti. Perché, se i dogmi che seguono hanno totalmente imbavagliato il loro cervello, almeno si abbia la decenza del silenzio in un momento così difficile per il Giappone. E così vale sempre, per qualsiasi argomento che la Chiesa non sa accettare, come l’omosessualità, l’aborto, l’eutanasia.

Ma adesso, per favore, statevene zitti. Nel frattempo, in silenzio e se avete così tanta misericordia, donate soldi alle popolazioni del Giappone.

Per completezza, affinché gli estratti non siano considerati fuorvianti, tutto l’intervento lo potete ascoltare qui.

Autori per il Giappone: sito e racconti

Ci siamo, grazie a Valberici il sito “Autori per il Giappone” è finalmente online, da un’iniziativa di Lara Manni, con l’aiuto di Valberici e Paolo Barbieri.

Sul sito, in alto troverete il banner di Save the Children, che vi porterà direttamente alla pagina dove potrete donare. Mi raccomando, date il vostro contributo (per chi non lo sapesse, le donazioni per beneficenza sono anche detraibili in fase di dichiarazione dei redditi). Infine, aiutateci  far girare la notizia presso i vostri editori, librerie, amici, lettori. Nella colonna di destra del sito troverete i numerosissimi autori che hanno partecipato all’iniziativa.

Infine, come vi avevo accennato, ci sarà il prologo inedito di Nemesis 2, dal titolo la Creatura del Daat. Ecco il link diretto al prologo.

Come vi avevo accennato, un prologo che richiama la Qabalah e dà il via al secondo volume di Nemesis. Fatemi sapere cosa ne pensate 😉

 

Help Japan. Every dollar makes a difference.


 

Autori per il Giappone, prologo Nemesis 2

Come avevo accennato nell’ultimo post, il progetto di raccolta fondi per il Giappone sta procedendo a gonfie vele, con moltissimi autori che hanno già confermato la loro presenza e inviato il racconto.

E’ arrivato il mio turno. Per ridurre al minimo i tempi, ho deciso di donare il prologo di Nemesis 2, libro che uscirà a Ottobre. Ve ne avevo già parlato, soprattutto della sua influenza Qabalah.

Ovvio, il prologo appartiene alla prima stesura del testo, potrebbe cambiare molto in fase finale. Ma ciò che conta adesso, per gli scrittori, è regalare un pezzo di noi e raccogliere fondi.

Solo questo, nient’altro.

Stay Strong.

Every dollar makes a difference.